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C’è Ancora Domani: grande apertura in sala nel primo weekend

Grande apertura per C’è Ancora Domani il film esordio alla regia di Paola Cortellesi nel suo primo weekend in sala

Film d’apertura della 18esima Festa del Cinema di Roma e vincitore del Premio del Pubblico, del premio Speciale della Giuria e della menzione alla Miglior opera prima, il film di Paola Cortellesi C’è ancora domani, uscito in sala giovedì scorso, ha ottenuto nel primo weekend di programmazione nei cinema un incasso di 1.656.742 euro.

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Mario Gianani, CEO di Wildside, società del gruppo Fremantle, dichiara: “C’è ancora domani” sta facendo qualcosa che riesce in genere a pochi film: mettere d’accordo critica e pubblico. Dopo il grande successo alla Festa del Cinema di Roma con la vittoria di tre premi, l’incredibile risultato ottenuto in sala di questo primo weekend ci riempie di orgoglio e di felicità. Ringrazio Paola per averci regalato il suo sguardo unico e delicato su un tema così importante.”

Prosegue Max Orfei – CEO di Vision Distribution, società del gruppo Sky, che esprime grande soddisfazione per il risultato al box office: “Siamo tutti davvero felici per Paola Cortellesi, che, insieme a Giulia Calenda, Furio Andreotti e a tutti gli artisti e alle maestranze che vi hanno preso parte, ha regalato al pubblico un film semplicemente meraviglioso che ha riallacciato quel rapporto con il pubblico che sembrava perso. Grazie a Mario Gianani e a tutta Wildside che lo ha prodotto insieme a Vision”.

C’è ancora domani, sinossi

Delia (Paola Cortellesi) è la moglie di Ivano, la madre di tre figli.

Moglie, madre. Questi sono i ruoli che la definiscono e questo le basta. Siamo nella seconda metà degli anni 40 e questa famiglia qualunque vive in una Roma divisa tra la spinta positiva della liberazione e le miserie della guerra da poco alle spalle.
Ivano (Valerio Mastandrea) è capo supremo e padrone della famiglia, lavora duro per portare i pochi soldi a casa e non perde occasione di sottolinearlo, a volte con toni sprezzanti, altre, direttamente con la cinghia.

Ha rispetto solo per quella canaglia di suo padre, il Sor Ottorino (Giorgio Colangeli), un vecchio livoroso e dispotico di cui Delia è a tutti gli effetti la badante. L’unico sollievo di Delia è l’amica Marisa (Emanuela Fanelli), con cui condivide momenti di leggerezza e qualche intima confidenza.

È primavera e tutta la famiglia è in fermento per l’imminente fidanzamento dell’amata primogenita Marcella (Romana Maggiora Vergano), che, dal canto suo, spera solo di sposarsi in fretta con un bravo ragazzo di ceto borghese, Giulio (Francesco Centorame), e liberarsi finalmente di quella famiglia imbarazzante.

Anche Delia non chiede altro, accetta la vita che le è toccata e un buon matrimonio per la figlia è tutto ciò a cui aspiri. L’arrivo di una lettera misteriosa però, le accenderà il coraggio per rovesciare i piani prestabiliti e immaginare un futuro migliore, non solo per lei.


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