immagine film black panther

Chadwick Boseman ora brilla sulla Walk of Fame

La stella di Chadwick Boseman ottiene un posto privilegiato sulla Hollywood Walk of Fame: “Un posto di rilievo per un re”.

Nel gennaio 2018 Chadwick Boseman arrivò al Dolby Theatre per la première mondiale di Black Panther, accolto da un tappeto viola e da un’enorme attesa per il debutto del primo supereroe nero Marvel. “È un’esperienza epica”, disse, osservando Hollywood Blvd. gremita di ospiti in abiti africani.

Sette anni dopo, il 20 novembre, su quello stesso tratto di marciapiede, come riportato da Variety, è stata inaugurata la sua stella sulla Hollywood Walk of Fame. La vicinanza con il luogo della première ha commosso Lupita Nyong’o: “Significa che non mancherà. Un posto di rilievo per un re”.

Black Panther divenne un fenomeno culturale e storico, incassando 1,3 miliardi di dollari e diventando il primo cinecomic candidato all’Oscar come miglior film. Ma questa celebrazione arriva con un velo di tristezza: Boseman è scomparso nel 2020, a 43 anni, dopo una battaglia privata contro il cancro al colon. “Più pronunciamo il suo nome, più il suo spirito rimane vivo”, afferma Nyong’o, ricordando un uomo che riusciva a toccare profondamente il pubblico.

La sua influenza andava oltre i ruoli iconici interpretati in 42, Get On Up e Marshall. Anche durante la malattia Boseman si dedicò a storie capaci di dare dignità alla cultura afroamericana. “La sua arte era al servizio delle persone”, dice Nyong’o.

Dopo la sua morte, la Howard University ha ribattezzato in suo onore la facoltà di belle arti, così come la scuola di arti performative della sua città natale. La stella sulla Walk of Fame offrirà ora un nuovo luogo di omaggio. “È meritata”, afferma l’attrice.

Nyong’o ricorda Boseman come un professionista rigoroso ma profondamente umano: studiava, osservava, lavorava con generosità. E al di fuori del set era “Chad”, l’amico che cantava al karaoke o suonava la batteria durante feste improvvisate.

Un murale a Los Angeles lo raffigura accanto a una frase di Jackie Robinson: “Una vita non è importante se non per l’impatto che ha sulle vite degli altri.” Parole che sintetizzano la sua eredità.

Oltre ai suoi ultimi lavori – Da 5 Bloods di Spike Lee e Ma Rainey’s Black Bottom, che gli valse una candidatura postuma all’Oscar – Boseman è ricordato per la sua generosità, come le visite ai piccoli pazienti oncologici.

Nel suo discorso del 2018 alla Howard University, raccontò un incontro con Muhammad Ali che solo anni dopo comprese davvero: un invito a essere un combattente. “A volte bisogna provare la sconfitta per risvegliare la vera passione”, disse. Lo scopo, per lui, era la bussola del destino.

Una strada troppo breve, ma segnata da un impatto indelebile. E ora, sulla Walk of Fame, quel destino continuerà a brillare.


Pubblicato

in

da

Tag: