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Cime Tempestose: Emerald Fennell racconta: “È primordiale, sessuale”

Emerald Fennell sul suo adattamento di Cime Tempestose: “È primordiale, sessuale. Questo libro è pieno di sadomasochismo”.

Emerald Fennell, regista di Saltburn e premio Oscar per Una donna promettente, ha parlato per la prima volta del suo provocatorio Cime Tempestose, adattamento cinematografico del celebre romanzo gotico di Emily Brontë del 1847.

Durante un panel tenutosi venerdì al Brontë Women’s Writing Festival in Inghilterra, come riportato da Variety, Fennell ha spiegato il suo approccio viscerale e audace alla trasposizione del romanzo, con Margot Robbie nel ruolo di Cathy e Jacob Elordi in quello di Heathcliff.

“Volevo creare qualcosa che mi facesse provare le stesse sensazioni che ho avuto quando ho letto il libro per la prima volta da adolescente”, ha dichiarato la regista, secondo la BBC. “È una risposta emotiva, primordiale, sessuale. C’è un’enorme quantità di sadomasochismo in questo libro. C’è un motivo per cui il pubblico dell’epoca ne rimase sconvolto”.

Il film, in uscita il 14 febbraio, ha già fatto discutere dopo il teaser diffuso a inizio mese. Accompagnato da un remix di Everything Is Romantic di Charli XCX, mostra scene fortemente sensuali: impasti evocativi, sudore sulla schiena di Elordi, un dito nella bocca di un pesce e corpetti strappati. Un’estetica erotica che ha diviso critica e pubblico.

Ma Fennell rivendica pienamente la sua scelta: “Il romanzo è già profondamente erotico e violento. È stato un esercizio quasi masochistico lavorarci, perché lo amo profondamente. E naturalmente non può ricambiare il mio amore, quindi è stato doloroso…ma in senso creativo, utile”.

Con Cime Tempestose, Fennell si confronta con una delle opere letterarie più amate e già ampiamente adattate – dalla versione del 1939 a quella del 1992 con Juliette Binoche e Ralph Fiennes. “Sento una grande responsabilità. Se qualcun altro lo stesse facendo, probabilmente sarei furiosa. È un materiale intimo, con cui ognuno ha un legame personale”.

Nonostante abbia reinterpretato liberamente alcuni aspetti, la regista ha sottolineato di aver voluto mantenere gran parte dei dialoghi originali di Emily Brontë: “I suoi dialoghi sono i migliori mai scritti. Non potrei farne di migliori, e chi potrebbe?”.

Oltre alla componente erotica del film, non sono mancate critiche per le scelte di casting. Margot Robbie ha 35 anni, mentre Cathy nel romanzo è un’adolescente. Jacob Elordi, invece, non rispecchia la descrizione di Heathcliff come “scuro di pelle”, spesso interpretata in chiave razziale.

Fennell, però, ha difeso con fermezza le sue decisioni. Ha raccontato di aver capito subito che Elordi era il suo Heathcliff quando l’ha incontrato sul set di Saltburn: “Era identico all’illustrazione di Heathcliff nel primo libro che ho letto. È stato uno shock. Avrei voluto urlare, ma ovviamente non era la cosa più professionale da fare. È un attore sorprendente, con la giusta intensità”.

Su Margot Robbie, Fennell ha invece detto: “Non assomiglia a nessuno che abbia mai incontrato. È affascinante, bellissima, carismatica. È il tipo di persona che – come Cathy – potrebbe farla franca con qualsiasi cosa. Potrebbe commettere una strage senza che nessuno se ne preoccupi. Cathy, per me, è proprio questo: qualcuno che mette alla prova i limiti del potere che ha sugli altri. E Margot ha quel tipo di magnetismo soprannaturale, quasi divino”.

L’adattamento di Fennell si preannuncia dunque come una delle uscite cinematografiche più controverse e attese del 2025. Tra passione, violenza emotiva e desiderio, la regista promette una rilettura viscerale e senza compromessi di uno dei romanzi più tormentati della letteratura inglese.


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