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Dragon Trainer, un viaggio tra draghi, coraggio e crescita: il successo del franchise DreamWorks

Dragon Trainer, un viaggio tra draghi, coraggio e crescita alla scoperta del successo del celebre franchise DreamWorks.

Dragon Trainer (How to Train Your Dragon) è uno dei franchise animati di maggior successo degli ultimi anni, nato dalla collaborazione tra DreamWorks Animation e l’autrice britannica Cressida Cowell, creatrice dell’omonima serie di libri per ragazzi da cui è tratta l’intera saga. Il cuore del franchise è costituito da una trilogia cinematografica composta da: Dragon Trainer (2010), Dragon Trainer 2 (2014) e Dragon Trainer – Il mondo nascosto (2019).

Questi tre film raccontano la storia di Hiccup Horrendous Haddock III, un giovane vichingo dall’animo sensibile e dall’ingegno acuto, figlio del temuto Stoick l’Immenso, capo dell’isola di Berk. In un mondo in cui i draghi sono inizialmente considerati nemici, Hiccup intraprende un percorso di trasformazione che lo porterà a diventare non solo un esperto domatore di draghi, ma anche un leader saggio e coraggioso, capace di cambiare il destino del suo popolo.

Il regista Dean DeBlois, che ha diretto l’intera trilogia, ha definito la saga una vera e propria storia di formazione, con un arco narrativo che si sviluppa nel corso di cinque anni. Il terzo e ultimo capitolo chiude il cerchio, offrendo una toccante riflessione sul legame tra esseri umani e creature fantastiche, e sul motivo della scomparsa dei draghi dal mondo.

Oltre ai lungometraggi principali, il franchise si è arricchito con una serie di contenuti aggiuntivi che ne hanno ampliato l’universo narrativo: cinque cortometraggi (La leggenda del drago Rubaossa, Il libro dei draghi, Il dono della Furia Buia, L’inizio delle corse dei draghi e Rimpatriata) e una serie televisiva animata in sei stagioni, intitolata Dragons, prodotta tra il 2012 e il 2018, ambientata tra il primo e il secondo film.

Il successo della saga Dragon Trainer è testimoniato dalle numerose candidature agli Oscar: tutti e tre i film sono stati nominati come Miglior film d’animazione, mentre il primo capitolo ha ricevuto anche una candidatura per la Miglior colonna sonora originale. La critica ha elogiato la maturità narrativa, l’originalità dell’ambientazione e la profondità dei personaggi, rendendo il franchise un punto di riferimento nel panorama dell’animazione moderna.

Il 2025 segnerà una nuova svolta per il franchise con l’uscita del primo film live-action, una trasposizione fedele del film d’animazione originale del 2010, e nell’attesa scopriamo alcune curiosità del successo dei film di animazione.

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1. La voce originale di Hiccup è di Jay Baruchel

La scelta di Jay Baruchel per interpretare Hiccup non fu casuale: la sua voce, sottile ma vibrante, comunicava un senso di vulnerabilità, intelligenza e ironia perfetto per un protagonista “anti-eroe”. Baruchel ha lavorato a stretto contatto con i registi per trovare il giusto equilibrio tra umorismo e serietà, contribuendo a definire l’identità di Hiccup nel corso della trilogia. Ha anche partecipato attivamente alle sessioni di doppiaggio per i cortometraggi, le serie TV e i videogiochi, diventando un elemento imprescindibile dell’universo Dragon Trainer. In alcune scene più emotive, le registrazioni vocali sono state fatte durante vere e proprie sessioni fisiche, per rendere la recitazione ancora più realistica.

2. Sdentato è ispirato ai gatti…e ai cani (e non solo)

Sdentato (Toothless in originale) è uno dei personaggi più amati del franchise, anche grazie alla sua personalità ambigua: a tratti fiero e selvatico, a tratti affettuoso e giocoso, e gli animatori hanno attinto da numerosi riferimenti animali. I gatti sono serviti per rappresentare l’agilità, la curiosità e l’autonomia del drago, mentre i cani sono stati usati come modello per la fedeltà, la reattività ai comandi e l’espressività emotiva, e alcuni comportamenti, come la “danza dell’accoppiamento”, sono stati ispirati dagli uccelli del paradiso e dai draghi di Komodo. In alcune scene, il movimento delle ali è stato studiato partendo dai pipistrelli, il risultato è un personaggio credibile, empatico e capace di conquistare spettatori di tutte le età.

3. Il primo film ha cambiato tono durante la produzione

In origine, Dragon Trainer doveva essere una commedia d’avventura più fedele ai toni leggeri dei libri di Cressida Cowell. Ma l’arrivo di Dean DeBlois e Chris Sanders (già noti per Lilo & Stitch) cambiò radicalmente la visione del film. La trama fu rielaborata per dare maggiore spessore emotivo ai personaggi, e l’intera ambientazione assunse tinte epiche. Il personaggio di Hiccup passò da adolescente impacciato a giovane visionario con un forte conflitto interiore. Anche il design dei draghi venne aggiornato per renderli meno caricaturali e più maestosi. L’ispirazione a Il Signore degli Anelli e ai film dello Studio Ghibli si riflette sia nella narrazione che nello stile visivo, con panorami vasti, luci drammatiche e una colonna sonora coinvolgente.

4. L’animazione del volo è stata ispirata dal parapendio

Per rendere autentiche le sequenze di volo tra Hiccup e Sdentato, gli animatori hanno partecipato a sessioni di volo in parapendio, deltaplano e persino in paracadutismo. Hanno studiato la fisica del vento, le correnti termiche e la sensazione di planata per restituire al pubblico un’esperienza visiva e sensoriale realistica. I movimenti aerei sono coreografati come se fossero danze nel cielo, alternando ampie planate a picchiate vertiginose. Alcune scene sono state costruite seguendo storyboard tridimensionali per simulare le traiettorie del volo nello spazio, questo ha reso ogni sequenza aerea non solo spettacolare, ma anche carica di emozione e tensione fisica.

5. La colonna sonora è considerata una delle migliori dell’animazione moderna

John Powell ha creato un universo musicale coerente e suggestivo, che evolve con la crescita dei personaggi. Oltre agli strumenti tradizionali, ha utilizzato anche sintetizzatori e arrangiamenti orchestrali per aggiungere epicità. Il tema principale, “Test Drive”, è diventato iconico e viene spesso utilizzato in contesti motivazionali o sportivi. Ogni tema musicale ha una sua evoluzione: ad esempio, il motivo di Hiccup cresce in intensità e complessità parallelamente alla sua maturazione. La colonna sonora del terzo film include anche cori misti in islandese antico, usati per sottolineare momenti spirituali e solenni. Il successo è tale che sono state organizzate tournée orchestrali in Europa e America dedicate solo alla musica della trilogia.

6. Cressida Cowell ha approvato i cambiamenti rispetto ai suoi libri

Pur essendo molto diversi dai suoi romanzi, i film hanno mantenuto il cuore tematico del messaggio di Cowell: l’idea che la gentilezza e l’empatia siano armi potenti. L’autrice ha dichiarato che la differenza tra carta e schermo è un’opportunità, non un tradimento. Astrid, per esempio, è stata una creazione originale degli sceneggiatori, pensata per dare a Hiccup un confronto paritario, non solo romantico. Il film inoltre ha dato più spazio all’elemento epico, laddove i libri erano più umoristici. Cowell ha anche partecipato ad alcuni incontri creativi per discutere del mondo vichingo e della mitologia dei draghi, contribuendo alla coerenza culturale del franchise.

7. Il secondo film è il primo DreamWorks ambientato in tempo reale

È raro per un film d’animazione mostrare l’invecchiamento dei personaggi in modo realistico. In Dragon Trainer 2, Hiccup ha 20 anni e i cambiamenti fisici sono evidenti: è più alto, più snello, ha baffi appena accennati e indossa un’armatura artigianale. Anche il linguaggio del corpo è evoluto: cammina con maggiore sicurezza, ma esita ancora nelle decisioni difficili. Gli altri personaggi, come Astrid, Sdentato e Stoick, mostrano anch’essi segni di cambiamento, questo salto temporale ha permesso agli autori di affrontare tematiche adulte, come la morte di un genitore, la leadership e il senso di responsabilità.

8. Il villaggio di Berk cambia nei film come metafora della crescita

Ogni trasformazione architettonica di Berk riflette l’evoluzione interiore di Hiccup e del suo popolo. Nel primo film, le case sono fortificate, fatte di pietra scura, e ci sono molte gabbie e trappole. Nel secondo film, le abitazioni sono decorate, colorate e integrate con nidi per draghi. I cieli sopra Berk sono attraversati da ponti volanti e piattaforme sospese. Nel terzo film, Berk diventa quasi una città-foresta, unendo legno, foglie e pietra in strutture armoniche. Gli architetti della DreamWorks si sono ispirati all’architettura organica e alle case sull’albero delle culture indigene del Nord Europa.

9. Il terzo film è stato pensato per far piangere (in senso buono)

Il mondo nascosto è il film più emotivo della trilogia. L’addio tra Hiccup e Sdentato è stato progettato fin dall’inizio come una scena altamente simbolica: l’atto di lasciar andare ciò che si ama per il suo bene. Per scrivere quella scena, Dean DeBlois si è ispirato ai racconti di chi ha dovuto separarsi da un animale domestico o da un amico d’infanzia. Il finale, ambientato anni dopo, mostra Hiccup adulto con moglie e figli, a testimoniare che la vita va avanti, ma i legami veri non si dimenticano. La frase finale “C’erano draghi, un tempo” è stata citata dai fan come una delle chiusure più struggenti dell’animazione contemporanea.

10. Un drago segreto è nascosto in ogni film

Il team di animazione ha nascosto in ciascun film almeno un “drago segreto” visibile solo a occhi attenti. Questi easter egg non hanno funzione narrativa, ma sono piccole ricompense visive per i fan più appassionati. Nel primo film, un drago con tre occhi è incastonato tra le rocce in una scena notturna. Nel secondo film, un drago bioluminescente con ali trasparenti appare solo per pochi fotogrammi nel rifugio di Valka. Nel terzo, ci sono draghi nascosti nei riflessi dell’acqua durante la scena della Furia Chiara. Gli animatori hanno raccontato che alcuni di questi dettagli sono stati inseriti come inside joke o per omaggiare i membri del team scomparsi o in pensione.

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Emanuela Giuliani


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