immagine the smashing machine

Dwayne Johnson: “Con The Smashing Machine ho trovato il coraggio di affrontare ruoli più intensi”

Dwayne Johnson: “Ero troppo spaventato per i ruoli grintosi. Con The Smashing Machine ho finalmente trovato il coraggio”

Dwayne Johnson, come riportato da Variety,  ha raccontato a Vanity Fair di aver trascorso “dalle tre alle quattro ore” ogni mattina nel reparto trucco per trasformarsi in Mark Kerr, due volte campione dei pesi massimi UFC, nel film drammatico The Smashing Machine diretto da Benny Safdie. Il progetto rappresenta una svolta importante nella carriera dell’attore, noto per i suoi ruoli da eroe invincibile, che qui affronta una parte molto più intensa e vulnerabile.

“È stata un’esperienza profondamente reale”, ha ammesso Johnson. “Non provavo una paura del genere da molto tempo. Mi sono ritrovato a pensare: ‘Ce la farò davvero?’. Mi sono reso conto che forse non arrivavano certi ruoli perché ero troppo spaventato per affrontarli. Ma desideravo disperatamente l’occasione di fare qualcosa di crudo, autentico, che mi mettesse a nudo. E poi è arrivato The Smashing Machine”.

Il film racconta i successi sportivi e le sfide personali di Kerr, inclusa la dipendenza da sostanze e il difficile rapporto con la moglie Dawn, interpretata da Emily Blunt. Johnson e Blunt, già amici dai tempi di Jungle Cruise, hanno trovato nella loro complicità un elemento fondamentale per portare sullo schermo una storia così intensa.

“DJ è sempre stato visto come l’eroe invincibile, quello che risolve tutto”, ha dichiarato Blunt. “Ma credo che fino a questo momento pensasse che fosse l’unico modo in cui il pubblico volesse vederlo”.

Sulla trasformazione fisica, Johnson ha spiegato: “Mi sedevo davanti allo specchio per ore, mentre mi applicavano 13 o 14 protesi. Erano discrete, ma potentissime. Quando arrivavo sul set, non ero più Dwayne. Ero Mark Kerr. Lo sentivo nel modo in cui camminava, parlava, osservava il mondo”.

Il legame con Blunt si è rivelato decisivo: “Se Emily e io non fossimo stati così amici, non credo saremmo riusciti ad arrivare così in profondità. Quella fiducia ha generato vulnerabilità, e ci ha permesso di esplorare ogni angolo emotivo”.

Blunt ha definito la performance di Johnson “una scomparsa totale e inquietante: sin dal primo giorno era completamente immerso nel personaggio”.

“Ha vissuto così tanto di ciò che Mark ha attraversato”, ha aggiunto. “È stato straordinario vederlo rinunciare all’immagine di The Rock, spogliarsi completamente per questo ruolo”.

Johnson ha concluso riflettendo sul percorso interiore che il film gli ha imposto: “Per affrontare un ruolo del genere, devi scavare in tutto ciò che hai vissuto. Non avevo mai esplorato questi temi né davanti alle telecamere né in privato. Non sono un grande terapeuta, anche se sostengo chiunque abbia bisogno di aiuto. È stato spaventoso, ma anche incredibilmente liberatorio. Mi ha aperto nuovi orizzonti”.

The Smashing Machine debutterà in anteprima mondiale in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, prima di uscire nelle sale il 3 ottobre, distribuito da A24.


Pubblicato

in

da

Tag: