Paul Mescal e Andrew Scott in Estranei

Estranei, la recensione dell’intenso film di Andrew Haigh

La recensione di Estranei, il potente film di Andrew Haigh con protagonisti Andrew Scott e Paul Mescal nei cinema nel 2024

Presentato al Telluride Film Festival, e in anteprima italiana come film a sorpresa in chiusura della 21esima edizione di Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, Estranei, il film scritto e diretto da Andrew Haigh, senza alcun dubbio tra i titoli più attesi di questa stagione.

Liberamente tratto dal romanzo dello scrittore giapponese Yamada Taichi, già adattato per il grande schermo nel 1988 da Nobuhiko Obayashi con The Discarnates, Estranei è una storia sospesa nel tempo e nello spazio, tra sogno e realtà. Una storia di fantasmi, di parole e confessioni mai dette, di abbracci mai dati, di amori mai vissuti, di lutti mai elaborati, di richieste d’aiuto mai espresse chiaramente, di solitudini mai affrontate, e soprattutto di coming out repressi. Una storia dalla potente emotività in cui tutto è il contrario di tutto, che scava nelle profondità dell’animo solo come pochi sono stati in grado di fare fin ora.

Estranei, la storia

Paul Mescal e Andrew Scott in Estranei

In Estranei una notte, nel suo condominio quasi vuoto nella Londra contemporanea, Adam (Andrew Scott), scrittore e sceneggiatore perso in una vita lenta e monotona, ha un incontro casuale con un misterioso inquilino, Harry (Paul Mescal), che spezza il ritmo della sua vita quotidiana e con il quale intraprenderà una relazione sempre più appassionata.

Adam però è ossessionato dai ricordi del passato, e decide di recarsi nella sua vecchia casa d’infanzia, in una cittadina di periferia fuori Londra, dove ha vissuto fino a 12 anni con i genitori (Jamie Bell e Claire Foy), morti a causa di un tragico incidente stradale, e i quali, inspiegabilmente, lo accolgono apparendogli proprio come il giorno della loro scomparsa. Questo, porterà Adam a mettere in discussione la realtà, e a vivere un’esistenza parallela con le uniche certezze del dolore per la scomparsa del padre e della madre, dell’alquanto particolare relazione con Harry, e che prima o poi tutto questo finirà come fosse un sogno.

Estranei, una storia potente sospesa nel tempo e nello spazio

andrew scott in estranei

Come detto Estranei, è una storia senza ne tempo ne spazio, dove realtà e sogno si fondono trasportando ed immergendo lo spettatore in quella dimensione fatta di solitudine e di rimpianti all’interno del quale si è rifugiato Adam. Introverso, timido, preda dei demoni di un passato che lo tormenta e logora da sempre. Un isolamento volontario all’interno del quale spera, forse, di trovare le risposte ai sui mille perché, e il coraggio di mostrare il proprio essere queer.

Una gabbia moderna specchio della condizione di tante persone, desiderosi di definirsi e non essere definiti, di accettarsi ed essere accettati da un mondo dove è preferibile pronunciare la parola queer a ‘gay’, poiché quest’ultima corrisponde a qualcosa di negativo, di anormale. Ma nulla è negativo e nulla è anormale se non gli sciocchi sensi di colpa frutto della società e, come per Adam, mai affrontati e risolti e il cui vuoto lo rende ancor più fragile e incapace di reagire, e il cui conforto e sollievo sono i momenti di forte passione con Harry, che ogni volta lo fanno sentire vivo come se fosse la prima.

Estranei, accompagnata dalle agrodolci note di Power of Love dei Frankie Goes to Hollywood è una ghost story dura che ci racconta l’esistenza facendoci toccare con mano quel vuoto, quella solitudine, quella vulnerabilità umana nonché quell’intimo surreale e invisibile legame tra i morti e i vivi. Emozioni, sentimenti che trovano il loro centro nel concetto di famiglia, nel difficile rapporto con dei genitori vecchio stampo, nel non sentirsi a proprio agio, nelle lacrime soffocate, nell’incomprensione di essere queer, e dell’oscura e dolorosa impossibilità di risolvere i propri traumi, liberando se stessi e chi si ama lasciandoli andare.

Quello di Estranei è un crescente vortice di emozioni che arriva dritto al cuore e che lascia senza fiato, increduli. Un viaggio nella mente, nel cuore e nell’anima travolgente e avvolgente come un fiume in piena con la disarmante tenerezza, commozione e protezione, incarnata e trasmessa da Andrew Scott e Paul Mescal.  Una performance la loro assolutamente magistrale, intensa nei silenzi, negli sguardi, abbracci, nelle rassicurazioni e sofferenze, a metà tra presente e passato. Un film viscerale Estranei di fronte al quale non si può fare altro che arrendersi.

© Riproduzione Riservata

Emanuela Giuliani

Il Voto della Redazione:

9


Pubblicato

in

da

Tag: