Ethan Coen ha deciso di prendersi una pausa dal cinema

Ethan Coen ha deciso di prendersi una pausa dal cinema

A quanto pare Joel e Ethan Coen hanno deciso di prendersi una pausa l’uno dall’altro. Secondo quanto svelato da Carter Burwell, stretto collaborato dei due registi, nel corso di un episodio del podcast Score infatti, i registi hanno deciso di separarsi amichevolmente, di conseguenza, come già intuito, “The Tragedy of Macbeth”, adattamento della celebre tragedia di Shakespeare con protagonista Danzel Washington e Frances McDormand, sarà il primo progetto guidato esclusivamente da Joel.

“Ethan ha scritto e prodotto da solo, lo so, ma questa è la prima volta che Joel dirige da solo” – ha dichiarato Burwell in merito a “Macbeth”“Ethan non voleva più fare film e sembra molto felice di fare quello che sta facendo. Non sono sicuro di cosa farà Joel dopo questo. Hanno anche un sacco di sceneggiature che hanno scritto insieme e accumulate su vari scaffali. Spero che ci tornino a lavorare. Ne ho lette alcune e sono fantastiche. Siamo tutti in un’età in cui potremmo tutti andare in pensione. È un business meravigliosamente imprevedibile”.

Per quanto “The Tragedy of Macbeth” il film di Joel Coen sarà presentato in anteprima mondiale nella serata di apertura del 59° New York Film Festival, il prossimo 24 settembre.

Un’opera dai forti chiaroscuri e rabbia incantatoria: la visione audacemente inventiva della “tragedia di Scozia” di Joel Coen è un film che fissa, a bocca aperta, un mondo dolente disfatto da cieca avidità e sconsiderata ambizione. Con la meticolosa interpretazione di personaggi consumati e stanchi del mondo, un Denzel Washington sorprendentemente introspettivo – è l’uomo che dovrebbe essere il re, secondo la profezia – e una machiavellica Frances McDormand, la sua signora, sono una coppia spinta all’assassinio politico – e sconvolta dal senso di colpa – dopo le astute previsioni di un trio di “strane sorelle” (un’interpretazione virtuosa di Kathryn Hunter). Anche se echeggia i proibitivi design visivi e le proporzioni dei classici adattamenti di Shakespeare degli anni ‘40 di Laurence Olivier, così come rimanda alla sanguinosa follia medievale de “Il trono di sangue” di Kurosawa, la storia di rumore e furore raccontata da Coen è interamente sua e senza dubbio vista al giorno d’oggi, è la spaventosa rappresentazione di un’amorale presa di potere politica che, come il suo eroe, sprofonda spietatamente nell’inferno.

FONTE INDIEWIRE


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