“Frozen: Il segreto di Arendelle”: in che modo Disney ha dato vita al sequel

“Frozen: Il segreto di Arendelle”: in che modo Disney ha dato vita al sequel

Circa sei anni fa, “Frozen: Il Regno di Ghiaccio”, con i suoi 1,27 miliardi di dollari al box office mondiale, si affermava come il film di animazione più visto di tutti i tempi. Ora, Disney ha deciso di raggiungere una vetta ancora più alta, dando vita ad un sequel, che ha debutto nelle sale tra il 22 ed il 28 novembre. Ambientato tre anni dopo il primo episodio, la nuova avventura narra la storia di Anna ed Elsa, che abbandonano il regno di Arendelle per andare alla scoperta del segreto, e delle origini, della magia di Elsa.

E per questo la Walt Disney Animation Studios, al fine di mostrare la crescita e l’evoluzione delle due sorelle protagoniste, ha concentrato gran parte della sua attenzione nella resa dei loro abiti, disegnati proprio per rifletterne la rispettiva maturità. Secondo Griselda Sastrawinata-Lemay, responsabile del visual development del progetto, è stato davvero intrigante lavorare su vestiti che creassero un contrasto con i colori autunnali della foresta.

L’ispirazione è giunta dai tipici outfit norvegesi e dai costumi in grado di far riflettere la ricerca emotiva di Anna. La costumista ha studiato anche abiti firmati da Valentino, Elie Saab, Ferragamo, Louis Vuitton e Manolo Blahnik. A conquistarla, però, è stata la collezione 1947 di Christian Dior. Anna indossa un abito giapponese che simboleggia la sua apertura nei confronti del mondo, ed anche per quanto riguarda Elsa, sono state infrante alcune regole. Durante il film, infatti, l’abito ha rischiato di connotare il suo personaggio come differente rispetto al passato. Il suo vestiario è militaresco e rappresenta l’oscurità del suo viaggio, ed il carattere fondamentale risiede in particolare nell’utilizzo di decorazioni che richiamassero alla memoria i fiocchi di neve, elemento magico della ragazza. Infine, i gioielli che Elsa porta addosso sono stati studiati con dovizia di particolari e attenzione.

FONTE THR


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