Il Quieto Vivere di Gianluca Matarrese Evento Speciale Fuori Concorso alle Giornate degli Autori nell’ambito di Venezia 82.
Dopo il successo di “GEN_”, presentato quest’anno al Sundance, unico italiano in Concorso, Gianluca Matarrese torna per la quarta volta a Venezia con IL QUIETO VIVERE, Evento Speciale Fuori Concorso alle Giornate degli Autori, scritto con Nico Morabito, una co-produzione Faber Produzioni e Stemal Entertainment con Rai Cinema/Elefant Films con RSI, prodotto da Donatella Palermo con Alex Iordachescu.
Il film racconta una guerra di famiglia. Non una famiglia qualsiasi, quella del regista.
Come in “Fuori tutto” (premiato come Miglior Documentario al Festival di Torino nel 2019), Matarrese porta al centro del racconto la sua famiglia, che lo accompagnerà anche a Venezia. Protagoniste del film sono infatti le sue cugine Maria Luisa Magno e Imma Capalbo (cognate tra loro), sua madre Carmela Magno e le zie Concetta e Filomena, i cugini Sergio Turano e Giorgio Pucci e tutti i parenti del Cozzo.
“Il Quieto Vivere nasce da una storia vera, vissuta tra le mura della mia famiglia – racconta Matarrese. In un borgo calabrese dove il rancore è quotidiano e il conflitto è sacro, racconto la guerra domestica tra due cognate, Luisa e Imma. Attraverso un linguaggio che fonde documentario, finzione e teatro, metto in scena un universo chiuso e iper-reale, dove ogni lite è una performance e ogni pranzo un campo di battaglia. Con ironia e crudeltà, esploro l’anticamera del crimine, quel momento sospeso in cui la tragedia del reale può ancora essere evitata, forse, grazie al cinema”.
Il Quieto Vivere, sinossi
Ogni famiglia è infelice a modo suo, soprattutto quelle che si odiano perché costrette a vivere nella stessa palazzina di uno sperduto borgo calabrese, un piccolo agglomerato di abitazioni situate in cima a un colle che tutti chiamano il Cozzo. E in ogni famiglia infelice, a ben guardare, c’è sempre qualcuno più infelice degli altri, che pensa solo a come sbarazzarsi dei suoi nemici.
Qualcuno come Luisa Magno, cinquantenne in guerra col mondo da sempre. Apparentemente ribelle ai valori tradizionali, Luisa si divide tra lavori precari, l’affetto per i figli e la nipotina, e le furibonde liti con la madre, il fratello e la cognata Imma, vera ossessione del suo quotidiano. Mentre le due donne si sfidano tra denunce e insulti, tre zie anziane, coro tragicomico, cercano disperatamente di riportare la pace.