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Gli ultimi giorni di vita di Leonardo Revelli, figlio unico, fine riprese

In chiusura le riprese de Gli ultimi giorni di vita di Leonardo Revelli, figlio unico, opera prima di Stefano Grasso.

È in via di conclusione il set de Gli ultimi giorni di vita di Leonardo Revelli, figlio unico, opera prima di Stefano Grasso (sceneggiatore finalista al Premio Solinas 2010 con “Più buio di mezzanotte non può fare”), con Valerio Mastandrea, Francesco Gheghi Valeria Bruni Tedeschi.

Le riprese si sono svolte interamente a Torino, per 4 settimane a partire dallo scorso 20 ottobre, coinvolgendo diverse location del centro città – tra cui la Stazione di Porta Nuova, i Murazzi del Po, Piazza Gran Madre (attraverso il tragitto del tram storico), il Cinema Nazionale – con una troupe che prevede una forte presenza di professionisti locali, oltre alla produzione esecutiva della società torinese Redibis Film.

Il film, scritto da Massimo Gaudioso, Stefano Grasso, Giuditta Avossa e Caterina Venturini, è prodotto da Lucky Red e Academy Two con Rai Cinema, con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte, e realizzato grazie al contributo del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo del Ministero della Cultura. La distribuzione sarà curata da Vision Distribution. Le vendite internazionali saranno affidate a Vision Distribution e True Colours.

Gli ultimi giorni di vita di Leonardo Revelli, figlio unico, sinossi

Leonardo Revelli ha tutto per essere felice: il primo film che ha scritto in uscita al cinema, l’amore di una ragazza francese che lui ricambia con trasporto, due genitori che fin da bambino lo hanno sempre fatto sentire speciale. Talmente speciale che Leonardo ha finito per crederci, figlio unico in entrambe le accezioni. Giovanni e Laura, affermati psicanalisti di Torino, hanno costruito intorno a lui un nucleo familiare tenuto insieme da una mitologia ben precisa: ogni forma di mediocrità non è contemplata e il dolore è bandito.

Quando Laura viene colpita da una grave malattia, il marito cade in uno sconforto che lo rende irriconoscibile e senza freni inibitori si rivela per quello che è: un disadattato nella vita pratica e emotiva. Leonardo allora si ritrova improvvisamente senza certezze né punti di riferimento, in una relazione a due con suo padre che a specchio gli mostra di essere uno come tanti. 


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