Il regista premio Oscar Guillermo del Toro annuncia la chiusura di un importante capitolo della sua carriera dopo Frankenstein.
Guillermo Del Toro, il celebre regista premio Oscar, nel corso di un’intervista concessa a Empire, all’interno del numero speciale Wicked: For Good, ha rivelato che Frankenstein, il suo attesissimo adattamento del classico di Mary Shelley, presentato alla recente 82esima Mostra Internazionle d’Arte Cinematografica di Venezia, segna la fine di una lunga evoluzione estetica e tematica, chiusura di un importante capitolo della sua carriera cinematografica.
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“Se si guarda alla genealogia, da Cronos a La spina del diavolo, da Il labirinto del fauno a Crimson Peak, fino a Frankenstein, questa è l’evoluzione di un certo tipo di estetica, di ritmo e di empatia. Questo film chiude il ciclo”, ha spiegato il regista.
Il progetto, a lungo desiderato da Del Toro e definito una sorta di balena bianca personale, sembra rappresentare un punto di arrivo – e forse anche un punto di svolta. “Sento di aver bisogno di un cambiamento”, ammette, pur lasciando aperta la porta a future sorprese. “Non si sa mai. Dopodomani potrei voler fare Jekyll & Hyde, o qualcosa del genere. Ma in questo momento, il mio desiderio è provare a fare qualcosa di molto diverso”.
Nonostante Frankenstein sembri concludere un lungo viaggio artistico, i fan non devono aspettarsi che tutti i progetti rimasti nel cassetto del regista vedano finalmente la luce. Uno su tutti, At The Mountains Of Madness, tratto dall’omonimo racconto di H.P. Lovecraft, sembra destinato a rimanere nella lista dei sogni.
“È troppo grande, troppo folle, troppo vietato ai minori, immagino. E per essere completamente sincero, non so se lo vorrò fare dopo questo”, ha confessato Del Toro.
Qualunque direzione deciderà di prendere tuttavia, una cosa è certa: il mondo del cinema seguirà con attenzione ogni sua prossima mossa.