Guillermo del Toro assieme al compositore Alexandre Desplat anticipa il suo personale e atteso Frankenstein a Cannes 78.
In arrivo su Netflix questo autunno l’attesissimo Frankenstein di Guillermo del Toro, è una rivisitazione personale e visionaria del celebre romanzo gotico di Mary Shelley pubblicato per la prima volta nel 1818. Il regista premio Oscar ha dichiarato più volte infatti, che si tratta del “suo romanzo preferito al mondo”, e che questo progetto rappresenta per lui un sogno coltivato per anni, finalmente realizzato grazie alla collaborazione con Netflix.
E ora, come riportato da Variety, lo stesso del Toro, che firma anche la sceneggiatura insieme a J. Miles Dale, già suo collaboratore in La forma dell’acqua, spiega la scelta dell’approccio più empatico per raccontare la creatura non morta protagonista della sua versione di Frankenstein.
“Qualcuno mi ha chiesto, l’altro giorno, se ci sono scene davvero spaventose”, ha raccontato il regista al Festival di Cannes 2025, attualmente in corso, assieme al compositore premio Oscar Alexandre Desplat, autore della colonn sonora del film. “Per la prima volta ci ho pensato. Per me è una storia profondamente emotiva. È personale, come ogni cosa che faccio. Sto riflettendo sull’essere padre, sull’essere figlio…Non sto girando un film horror, affatto. Non è quello il mio obiettivo.”
Del Toro e Desplat erano sul palco per parlare delle loro precedenti collaborazioni, tra cui La forma dell’acqua e Pinocchio, sottolineando l’importanza della musica nel cinema, ed entrambi condividono l’intenzione di evitare i classici espedienti horror nel loro adattamento del romanzo gotico di Mary Shelley.
“Il cinema di Guillermo è molto lirico, e anche la mia musica lo è”, ha spiegato Desplat. “Credo che la colonna sonora di Frankenstein sarà qualcosa di molto emotivo e poetico… Non sto cercando di scrivere musica horror.”
La colonna sonora non è ancora definitiva, ma la direzione sembra chiara. “Stiamo trovando l’emozione giusta”, ha affermato del Toro. “E posso dire che, per me, è un film incredibilmente toccante.”
Come in altri suoi film, La forma dell’acqua, Cronos, o persino Hellboy, del Toro dimostra una sensibilità particolare per i personaggi che il cinema tradizionale tende a trattare come mostri, anche se a lui interessa altro.
“In La forma dell’acqua, la creatura fa paura solo nei primi quindici minuti, poi diventa un personaggio profondamente commovente”, ha osservato Desplat.
“La prima volta che ho pensato di prendere le parti della creatura è stato quando ho visto Marilyn Monroe uscire dal cinema in Quando la moglie è in vacanza, con Tom Ewell”, ha ricordato del Toro. “Lei dice che la creatura aveva solo bisogno di qualcuno che lo capisse. In quel momento mi sono innamorato sia di Marilyn che della creatura. E ho pensato: tutto ciò che abbiamo in questo mondo sono persone che guardano gli altri nel modo sbagliato.”
Frankenstein vede protagonisti Jacob Elordi, Oscar Isaac e Mia Goth, e oltre a questo progetto, Alexandre Desplat ha firmato anche le musiche di due film in concorso a Cannes quest’anno: The Phoenician Scheme di Wes Anderson e Eagles of the Republic di Tarik Saleh.