“HAMMAMET”, prima immagine di Pierfrancesco Favino nelle vesti di Bettino Craxi.

“HAMMAMET”, prima immagine di Pierfrancesco Favino nelle vesti di Bettino Craxi.

Pubblicata da Adnkronos, e diffusa da Pierfrancesco Favino sui social la sua primissima immagine nelle vesti del politico italiano Bettino Craxi, direttamente dal set del film “Hammamet”, diretto da Gianni Amelio e scritto da quest’ultimo assieme ad Alberto Taraglio.

Il film, prodotto da Pepito Produzioni con Rai Cinema, le cui riprese sono iniziate lunedì 18 marzo, si concentrerà proprio sulla figura di Craxi, ed in particolare sul periodo del declino, in Italia verrà distribuito da 01 Distribution.

Il cast oltre a Favino, la cui stupefacente somiglianza all’ex Presidente del Consiglio e Segretario del Partito Socialista, è dovuta alla nuova tecnica studiata e raggiunta in Inghilterra dai truccatori italiani, include: Renato Carpentieri, Claudia Gerini, Livia Rossi, e Luca Filippi.

“I trucchi fan miracoli, ma sarei più scioccato favorevolmente nel rivedere mio padre. Oggi è la festa del papà” – commenta Bobo Craxi in merito alla foto di Favino, e prosegue – “I film non devono rendere giustizia, devono raccontare delle storie. In questo caso, quella di Gianni Amelio, sicuramente è una storia più fantastica che cronachistica per quel che ne so, ma va bene che si parli di una personalità come era quella di mio padre, certamente difficile da riprodurre al cinema, così come è difficile riprodurre al cinema in un’ora e mezzo una vicenda così complessa e violenta come quella che lo colpì” – continua – “Per noi è stato un dramma personale molto grande – dice – e non ci si consola con un’oretta e mezzo di spettacolo. E il dramma è anche dell’Italia, un paese che da allora non si è più ripreso. Mio padre era un ‘eurocritico’ perché dopo Maastricht – spiega Bobo – prevalse una visione tecnica ed economia, ma non politica della Costituzione europea. Di qui il suo disamoramento e il suo ammonimento, ma non credo che il film di Amelio parli di questo. Il film sarà una bella storia di avventura umana e politica di un uomo la cui vita vale la pena di raccontare”.

La Redazione.


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