Tom Blyth e Rachel Zegler in Hunger Games e la ballata dell'usignolo e del serpente

Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente, la recensione del prequel dell’amata saga

La recensione di Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente, il prequel nelle sale cinematografiche italiane dal 15 novembre

Proiettato in anteprima mondiale al Lucca Comics & Games 2023, dove ha registrato il tutto esaurito e riscosso un grande successo, Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente, il 15 novembre arriva finalmente nelle sale cinematografiche italiane distribuito da Notorious Pictures. L’Italia tra l’altro sarà uno dei primi paesi al mondo dove il film diretto da Francis Lawrence, dietro la macchina da presa di tre dei quattro Hunger Games originali, debutterà sul grande schermo.

Ambientato 64 anni prima della saga, si tratta di un prequel ispirato all’omonimo romanzo di Suzanne Collins. Protagonisti l’attore emergente inglese Tom Blyth, Rachel Zegler di West Side Story e Hunter Schafer della serie Euphoria. Nei ruoli comprimari troviamo l’attrice Premio Oscar® e vincitrice di un Golden Globe, di un Emmy Award e di ben due Tony Award Viola Davis, la star de Il trono di spade e vincitore di un Golden Globe Peter Dinklage e Jason Schwartzman.

Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente, la storia

Tom Blyth e Viola davis in hunger Games e l ballata dell'usignolo e del serpente

Anni prima di diventare il tirannico presidente di Panem, il diciottenne Coriolanus Snow (Tony Blyth) è l’ultima speranza per il buon nome della sua casata in declino: una potente famiglia caduta in disgrazia dopo la ribellione e la disfatta di Capitol City.

Speranza che arriva con l’avvicinarsi della decima edizione degli Hunger Games voluti dal preside dell’Accademia Casca Hightbotton (Peter Dinklage), che riaccende nel giovane Snow la concretezza di riuscire a riscattare il nome della famiglia risollevandone le sorti economiche, ma che contemporaneamente lo fanno temere per la sua reputazione. Il ragazzo infatti, è stato nominato mentore di Lucy Grey Baird, l’apparentemente debole ragazza tributo del miserabile Distretto 12.

Paura tuttavia, che spazzata via nel momento in cui Lucy Grey magnetizzerà l’intera nazione di Panem cantando con aria di sfida alla cerimonia della mietitura, facendo comprendere così a Snow che potrebbe ribaltare la situazione a proprio favore. Unendo i loro istinti per lo spettacolo e l’astuzia politica, Snow e Lucy mireranno alla sopravvivenza cercando di conquistare il favore del pubblico che li guarda, dando vita a una corsa contro il tempo che decreterà chi è l’usignolo e chi il serpente.

Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente, la creazione dell’antieroe

tom blyth in la ballata dell'usignolo e del serpente

Diviso in tre atti Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente racconta l’inizio, la formazione e il mutamento di Corionalus Snow, un carismatico Blyth. Una profonda involuzione dell’animo che da brillante, intelligente e sensibile diciottenne, lo trasformerà nel brutale presidente privo di scrupoli dalla barba bianca e dagli occhi di ghiaccio interpretato nella quadrilogia da un magistrale Donald Sutherland, il quale come ben si sa, in futuro farà di tutto per annientare la Katniss Everdeen di Jennifer Lawrence.

In Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente, non partecipiamo, come accade di consueto, al percorso, all’evoluzione e alla consacrazione dell’eroe, bensì all’origine, alla crescita, metamorfosi e infine creazione dell’antieroe. Un viaggio introspettivo, visto e vissuto attraverso gli occhi, le emozioni, la rabbia e l’odio per l’appunto dell’antagonista con il quale si crea una particolare empatica comprensione. Un giovane e attraente Snow, ammirato e invidiato da tutti gli studenti, tormentato dall’intenso conflitto tra il bene e il male.

rachel zegler ne la ballata dell'usignolo e del serpente

Una lotta interiore che trova il suo riflesso nelle figure contrapposte di Lucy Gray e della Dr.ssa Volumnia Gaul. La prima nei confronti della quale il giovane Corionalus svilupperà inizialmente un sentimento, e con la star di West Side Story Rachel Zegler a vestirne i panni confermando così il proprio talento canoro. La seconda di una magnetica e sopra le righe quanto basta Viola Davis, pronta a prendere sotto la propria ala protettrice quel giovane dotato delle qualità a lei necessarie per poter portare avanti i giochi, qui ancora nella fase primordiale della rappresentazione e dell’ingegno, e di conseguenza le sue crudeltà.

Un quadro perfetto quello dipinto da Lawrence anche per la messa in scena, l’ambientazione, le scenografie e i costumi, con una serie di citazioni e riferimenti che accrescono la connessione con l’universo di Hunger Games da tutti amato, stabilendo la continuità e il legame con la storia dei film.

“Are you, are you
Coming to the tree?
Where dead man called out
For his love to flee.
Strange things did happen here
No stranger would it be
If we met at midnight
In the hanging tree”

Un’empatia, che unisce il racconto allo spettatore e agli impeccabili protagonisti, ma che si indebolisce nella fase finale. Se Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente infatti focalizza con una prima parte emotivamente coinvolgente, e una seconda che fa riflettere e critica la necessità di intrattenere spettacolarizzando ogni cosa senza alcun limite, è con la terza purtroppo che scopre il suo unico punto debole, ovvero un’eccessiva durata che fortunatamente però non scalfisce la buona riuscita del film che si rivolge ad un target young adult.

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Emanuela Giuliani

Il Voto della Redazione:

7


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