I MORTI NON MUOIONO – Recensione: la comedy horror di Jim Jarmush al cinema dal 14 giugno

“I MORTI NON MUOIONO” – Recensione: la comedy horror di Jim Jarmush al cinema dal 14 giugno

Nella tranquilla Centreville, qualcosa non va come dovrebbe. La luna splende grande e bassa nel cielo ed il giorno sembra non aver mai fine. Gli animali fuggono impazziti, la paura e lo smarrimento si diffondono rapidamente, le notizie si susseguono velocemente sovrapponendosi, e le teorie che circolano sono così spaventose da mettere in allerta gli scienziati, i quali mai avrebbero previsto il verificarsi di un effetto così assurdo e pericoloso.

I morti infatti iniziano a non morire e riemergere dalle rispettive tombe, invadendo la città per nutrirsi degli esseri viventi. Completamente inermi di fronte alla terrificante invasione. In prima linea tentando di fermare la rapida e tragica evoluzione, i tre poliziotti della zona, i cui volti sono quelli di Bill Murray, Adam Driver e Chloe Sevigny.

Dallo scrittore-regista Jim Jarmuschdietro la macchina da presa di “Paterson” e “Gimme Danger”, arriva finalmente sul grande schermo, il prossimo 14 giugno, l’atteso film di apertura della scorsa 72esima Edizione del Festival di Cannes: “I MORTI NON MUOIONO”.

Una commedia horror che ha generato una grande curiosità, ed attraverso una rappresentazione scenico narrativa dal sarcastico mood e tono, omaggia e celebra il genere movie – zombie di George A. Romero, ribadendo e sottolineando la propria critica e rimprovero mosso all’odierna società americana, e non, completamente alienata e schiava di un distruttivo, e risaputo, consumismo.

Vizi ed abitudini che lentamente si sono fatti largo nella routine routine quotidiana avvelenandola con un silente giogo psicologico, e che annientando ogni contatto con la realtà, ha ridotto una comunità, tacitamente consenziente, ad un esercito di insensibili automi privi di anima, sentimenti, emozioni e valori, per l’appunto a dei non morti.

Una visione offerta grottesca e terrificante, tanto vera quanto surreale, che nonostante il non esaltante impatto iniziale riesce sufficientemente ad intrattenere mantenendo l’attenzione, e non penalizzando il serio e triste ammonimento racchiuso e dettato dal concetto base.

Ma ne “I MORTI NON MUOIONO”, naturalmente a primeggiare è soprattutto il nutrito cast stellare, che include anche: Steve Buscemi, Iggy Pop, Danny Glover, Caleb Landry Jones, Selena Gomez, Tom Waits e, naturalmente, l’affascinante e distaccata figura incarnata di Tilda Swinston, un essere artefice forse del devastante cambiamento, da lei visto e considerato come la punizione adeguata, ad un’umanità oramai alla deriva e vittima di se stessa, che sulle note del brano portante dell’intera vicenda, “I morti non Muoiono”, cantato da Sturgill Simpson, non abbandona ma persegue i propri implacabili vezzi commerciali, tracciando e definendo un’immagine inquietante che non concede salvezza.

Emanuela Giuliani

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Il Voto della Redazione:

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