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Il Colore Viola: la sceneggiatura del film di Steven Spielberg

La sceneggiatura de Il Colore Viola, il film diretto nel 1985 da Steven Spielberg con protagonista Whoopi Goldberg

In attesa dell’uscita, dell’audace rivisitazione in chiave musicale, fissata per quest’anno, diretta da Blitz Bazawule dell’amato classico de Il Colore Viola, vi parliamo della versione del 1985 di Steven Spielberg,

Liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Alice Walker, il film interpretato da Whoopi Goldberg, affiancata da Danny Glover, Margaret Avery e Oprah Winfrey, ruota attorno ai personaggi femminili, e affronta le difficile tematiche della violenza domestica degli abusi sessuali, dell’incesto, del razzismo e del coraggio delle donne stuprate.

Uscito negli USA il 16 dicembre del 1985 il film, di cui vi presentiamo la sceneggiatura che potete leggere qui: IL COLORE VIOLA, ha incassato 98 milioni di dollari a fronte di un budget di 15, e nonostante le 11 nomine agli Oscar non vinse nessun riconoscimento.

Il Colore Viola, la storia

Il Colore Viola, racconta la condizione delle donne afro-americane agli inizi del secolo scorso attraverso la storia lunga quaranta anni di una di loro.

Nei primi anni del ‘900, in Georgia, la quattordicenne Celie Harris (interpretata da Desreta Jakson da ragazzina, e da Woopi Goldberg da adulta), a causa delle violenze sessuali subite dal padre (Leonard Jackson), partorisce due bambini che le vengono tolti con la forza alla nascita e affiati in adozione. Il padre, a questo punto, decide di disfarsi della ragazza, dandola in moglie ad Albert Johnson (Danny Glover), un vedovo con tre figli che tutti chiamano Mister.

Ma nella nuova casa la vita di Celie non cambia, costretta a subire ancora stupri e percosse non conosce affetto se non quello della sorella minore Nettie (Akosua Busia), che la raggiunge per sfuggire agli abusi del padre. Nel periodo in cui vivono insieme, Nettie insegna a Celie a leggere e scrivere, ma un giorno decide di scappare perché Mister inizia a riservarle attenzioni inopportune che ben presto si trasformeranno in nuove violenze.

Prima di andare però, Nettie promette a Celie che per non smetterà mai scriverle, tuttavia nessuna delle sue lettere giungerà mai a lei poiché Mister le intercetterà nascondendole sotto un’asse del pavimento.

Passano gli anni, e Celie oramai adulta è così rassegnata al proprio destino tanto considerare normale e giusto il modo in cui viene trattata, così quando Harpo (Willard Pugh), il figlio maggiore di Mister, le chiede se per rendere ubbidiente la moglie Sofia (Oprah Winfrey) deve picchiarla, lei risponde di si, poiché la violenza per lei è l’unica relazione fra un uomo e una donna. Nel momento in cui però Celie instaurerà un rapporto molto profondo con Shug Avery (Margaret Avery), cantante ed ex ballerina amante di Mister, in Celie si farà strada la consapevolezza.


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