Sono ufficialmente iniziate le riprese di Il Rosso Volante, il film diretto da Alessandro Angelini con Giorgio Pasotti.
Sono iniziate a Cortina d’Ampezzo le riprese del film Il Rosso Volante, diretto da Alessandro Angelini (L’aria salata, Alza la testa, Mina Settembre) su una sceneggiatura di Silvia Napolitano, Giorgio Pasotti e Valerio Bariletti.
La storia ruota attorno alle imprese sportive di Eugenio Monti, interpretato da Giorgio Pasotti, pilota di bob a due ricordato come uno dei più grandi campioni italiani di sport invernali di tutti i tempi, che Gianni Brera soprannominò “Rosso Volante”. Monti fu sette volte campione del mondo nel bob; medaglia d’oro alle Olimpiadi di Grenoble (1968). A lui è dedicata la pista olimpica di bob di Cortina d’Ampezzo dove si terranno le prossime Olimpiadi invernali 2026.
A completare il cast, Andrea Pennacchi (Suburra, Berlinguer – La grande ambizione, La Rosa dell’Istria), Denise Tantucci (Io e mio fratello, Braccialetti Rossi), Maurizio Donadoni (L’ombra di Caravaggio, Le indagini di Lolita Lobosco), Stefano Scandaletti (Siccità, Don Matteo, Rocco Schiavone), Alessandro Bressanello (È stata la mano di Dio, Una pallottola nel cuore) e Vittorio Hamarz Vasfi (Rex, Un posto al sole).
Il Rosso Volante è una coproduzione RAI Fiction, Wonder Film e Wonder Project, con il contributo del Veneto Film Commission, e sarà trasmesso prossimamente su RAI 1.
Il Rosso Volante, sinossi
Eugenio Monti, pilota di bob a due, ha 36 anni quando perde per un soffio la medaglia d’oro delle Olimpiadi di Innsbruck nel 1964. Proprio durante quella gara il suo memorabile gesto di sportività – prestare al duo britannico Nash-Dixon un bullone per sostituire quello che loro avevano rotto – lo proietterà nell’immortalità dell’Olimpo sportivo quando il CIO lo premia con la Medaglia Pierre De Coubertin, consacrandolo primo atleta della storia a vincerla.
L’episodio del bullone è il punto di partenza di questa storia che ripercorre i quattro anni che portano Eugenio Monti (“Rosso Volante”, come lo soprannominerà Gianni Brera per la sua audacia e il colore dei suoi capelli) a vincere l’agognata medaglia d’oro alle Olimpiadi di Grenoble. Quattro anni di tenacia, di abbattimenti, di delusioni e di speranza.