“IRISH FILM FESTA”, annunciato il programma completo della 12esima edizione.

“IRISH FILM FESTA”, annunciato il programma completo della 12esima edizione.

Annunciato il programma completo della 12a IRISH FILM FESTA, il festival interamente dedicato al cinema e alla cultura irlandese che si terrà dal 27 al 31 marzo 2019, come di consueto alla Casa del Cinema di Roma.

“Un’edizione con almeno una novità, l’attenzione al documentario, e almeno una consuetudine, la predilezione per gli attori. Nel primo caso segnaleremo lo stato di salute di un genere in cui l’Irlanda da qualche anno propone grande varietà e notevole sperimentazione; mentre per quel che riguarda gli attori avremo il piacere di vederli in diverse vesti: non solo da interpreti quindi, ma anche da scrittori, registi, fotografi … e non sarà mai una delusione” – commenta il direttore artistico Susanna Pellis.

Ospite d’onore di IFF sarà l’attore nordirlandese John Lynch: nato nel 1961 da padre irlandese e madre italiana, di Trivento, in Molise, esordisce al cinema con Cal” di Pat O’Connor (1984), a fianco di Helen Mirren. Tra i suoi film più noti ricordiamo Nel nome del padre” di Jim Sheridan (1993), Niente di personale” di Thaddeus O’Sullivan (1995), Una scelta d’amore” di Terry George (1996, nel quale interpreta Bobby Sands), Sliding Doors” di Peter Howitt (1999). Nel 2000 è il calciatore George Best in “Best” di Mary McGuckian, mentre più di recente ha preso parte alle serie televisive The Fall” e Tin Star” e all’opera prima dell’irlandese Aoife McArdle, “Kissing Candice”, vista l’anno scorso all’IFF. John Lynch incontrerà il pubblico del festival sabato 30 marzo e come omaggio alla sua carriera sarà proiettato “Angel Baby” di Michael Rymer (1995). Prevista anche una masterclass di recitazione condotta da Lynch e riservata studenti della materia.

Il film d’apertura della 12a IFF, mercoledì 27 marzo, sarà “The Drummer and the Keeper” di Nick Kelly: premiato come migliore opera prima al Galway Film Fleadh 2017, racconta l’amicizia nata sul campo di calcio tra due adolescenti, il batterista Gabriel (Dermot Murphy), affetto da disturbo bipolare, e il portiere Christopher (Jacob McCarthy), che soffre della sindrome di Asperger. Prima di esordire nella regia, Kelly è stato musicista e copywriter; il suo cortometraggio Shoe” (2010) era alla 5a edizione di IFF.

Tra i film in programma, anche la già annunciata anteprima italiana di “Black ’47” nella serata di sabato 30 marzo: grande successo di pubblico in Irlanda, è un dramma storico ambientato nell’anno della Grande Carestia che vede protagonisti un ranger irlandese e un veterano dell’esercito britannico. Fanno parte del cast Hugo Weaving, James Frecheville, Jim Broadbent, Stephen Rea, Freddie Fox, Barry Keoghan, Moe Dunford e Sarah Greene. La sceneggiatura di “Black ’47”, scritta dal regista Lance Daly con PJ Dillon, Pierce Ryan e Eugene O’Brien, nasce da “An Ranger”, cortometraggio in gaelico del 2008 diretto dallo stesso Dillon e presentato a IFF nel 2010.

Metal Heart”, domenica 31 marzo, è l’esordio alla regia dell’attore Hugh O’Conor e ha come protagoniste due giovani gemelle molto diverse tra loro: l’insicura Emma (Jordanne Jones) e la disinvolta Chantal (Leah McNamara) restano sole in casa durante una vacanza dei genitori e la loro rivalità rischia di esplodere.

In concomitanza con IFF, la Casa del Cinema ospiterà una mostra fotografica a tema: venti ritratti di registi e attori irlandesi firmati proprio da Hugh O’Conor. Tra i soggetti, i colleghi attori Moe Dunford, Andrew Scott e Barry Keoghan, e la fondatrice del pluripremiato studio di animazione Cartoon Saloon Nora Twomey. L’iniziativa si inserisce nel Mese della Fotografia, a cura dell’Associazione FARO, che coinvolge varie realtà romane.

A Hugh O’Conor, atteso al festival, sarà inoltre dedicato l’Irish Classic di questa edizione: “Lamb” di Colin Gregg, sabato 30 marzo, con il quale l’attore ha esordito nel 1985, a soli dieci anni, a fianco di Liam Neeson.

Dopo aver scontato quindici anni di carcere per omicidio, un uomo torna a casa e trova il padre disperato della vittima ancora alla ricerca del corpo della figlia in una palude senza fine: è la storia del thriller “The Dig”, diretto dai fratelli nordirlandesi Andy e Ryan Tohill, e interpretato da Moe Dunford, Lorcan Cranitch, Francis Magee e Emily Taaffe. I due registi hanno alle spalle una lunga esperienza nel settore dei cortometraggi (il loro “Insulin” era all’IFF nel 2016) oltre che nei reparti tecnici di set cinematografici e televisivi. Vincitore del premio per il miglior film irlandese al Galway Film Fleadh 2018, The Dig” è il loro primo lungometraggio e arriva all’IFF domenica 31 marzo in anteprima italiana, accompagnato da uno dei registi, Ryan Tohill e dai due grandi protagonisti Dunford e Cranitch.

Frank Berry ha già partecipato all’IFF nel 2016 con “I Used to Live Here”, un dramma che affrontava il tema del suicidio tra gli adolescenti. Michael Inside, che vedremo nella serata di venerdì 29, è stato premiato al Galway Film Fleadh e agli IFTA – Irish Film & Television Awards; ancora una volta sullo schermo c’è un protagonista giovane, il Michael del titolo (Dafhyd Flynn), condannato a scontare tre mesi di carcere per detenzione di droga. Nel cast anche Lalor Roddy, Moe Dunford e Robbie Walsh.

La 12a edizione di IFF dedica un focus speciale ai documentari irlandesi, con il panel di approfondimento ISLE OF DOCS, nel pomeriggio di venerdì, a cui parteciperanno filmmaker irlandesi e italiani, e una serie di proiezioni.

The Lonely Battle of Thomas Reid” di Feargal Ward, giovedì 28 marzo, mostra la battaglia di un irriducibile agricoltore irlandese contro la multinazionale Intel che vorrebbe acquistare i suoi terreni. Il film è stato selezionato da importanti festival del documentario, tra cui l’IDFA – International Documentary Film Festival di Amsterdam e l’HotDocs di Toronto.

Unquiet Graves” è il nuovo film del documentarista nordirlandese Sean Murray, di cui l’IFF nel 2015 aveva presentato “Ballymurphy”, sul massacro avvenuto nell’omonima zona di Belfast nel 1971. Con la voce narrante dell’attore Stephen Rea, “Unquiet Graves” indaga su come la cosiddetta Glenanne Gang, formata da membri del RUC (il corpo di polizia nordirlandese) e dell’UDR (un reggimento dell’esercito britannico), si rese responsabile dell’omicidio di oltre 120 civili innocenti tra il 1972 e il 1978. Il film sarà proiettato venerdì 29, prima del panel.

Abbinato a ISLE OF DOCS anche il cortometraggio documentario in proiezione speciale “Hear My Voice” di Brendan J. Byrne, omaggio cinematografico a coloro che hanno perso degli affetti nel corso del trentennale conflitto in Irlanda del Nord. Il film accosta la collezione di ritratti “Silent Testimony” del pittore Colin Davidson con le parole pronunciate dalle persone che appaiono nei dipinti e che sono al tempo stesso vittime e sopravvissuti dei Troubles. Di Byrne, IFF ha proiettato due anni fa anche il documentario Bobby Sands: 66 Days”.

Sceglie invece la forma del docu-drama “The Mam Trasna Murders” (in gaelico Murdair Mhám Trasna, lo vedremo giovedì 29) di Colm Bairéad, che ricostruisce il brutale omicidio, avvenuto nel 1882, di un’intera famiglia della comunità rurale di Joyce Country, al confine tra le contee di Galway e Mayo, e il successivo processo a Dublino. Le responsabilità di quel crimine sono state portate alla luce e riconosciute ufficialmente solo di recente. L’interprete principale Dara Devaney (IFTA 2016 come migliore attore per “An Klondike”) sarà presente al festival.

Torna poi anche quest’anno il concorso riservato ai cortometraggi, che ribadisce l’attenzione verso i documentari con una sezione dedicata. Di spicco, fuori competizione, sarà proposto in anteprima il corto sperimentale Bog Graffiti realizzato dal veterano del cinema irlandese Bob Quinn (Atlantean, The Bishop’s Story).

In chiusura, domenica 31, spazio alle produzioni televisive con “Derry Girls”, la brillante sit-com nordirlandese creata da Lisa McGee e andata in onda con grande successo su Channel 4. Anni 90: quattro ragazze di Derry (Saoirse-Monica Jackson, Nicola Coughlan, Louisa Harland, Jamie-Lee O’Donnell) e il cugino inglese di una di loro (Dylan Llewellyn) affrontano i piccoli e grandi problemi dell’adolescenza; sullo sfondo, le crescenti tensioni sociali e politiche dei Troubles. La regia dei sei episodi (all’IFF se ne vedranno tre) è di Michael Lennox, candidato all’Oscar nel 2015 con il cortometraggio Boogaloo and Graham” ed è già partita la seconda stagione. La serie sarà trasmessa worldwide da Netflix.

Ospite di IFFbooks, la sezione dedicata alla letteratura inaugurata nella scorsa edizione, sarà infine lo scrittore Karl Geary, che incontrerà il pubblico giovedì 28: nato a Dublino nel 1972 e cresciuto negli Stati Uniti, Geary è anche attore (lo ricordiamo in Jimmy’s Hall di Ken Loach, 2014) e sceneggiatore (Coney Island Baby, 2003). Il suo romanzo d’esordio, Montpelier Parade (2017, in Italia con Playground Libri/Fandango Editore) racconta la storia d’amore tra un adolescente irlandese e una donna inglese nella Dublino degli anni 80.

IRISH FILM FESTA, creato e diretto da Susanna Pellis, è prodotto dall’associazione culturale Archimedia ed è realizzato in collaborazione con Irish Film Institute; con il sostegno di Culture Ireland, Screen Ireland, Turismo Irlandese; e il patrocinio dell’Ambasciata d’Irlanda in Italia e delle Biblioteche di Roma.

IRISH FILM FESTA propone film e cortometraggi in anteprima, conferenze e incontri con personalità di spicco del mondo cinematografico e culturale irlandese.

La Redazione.


Pubblicato

in

da

Tag: