Is This Thing On?: la sceneggiatura del dramma di Bradley Cooper tra ironia e rinascita

Is This Thing On? (titolo italiano È l’Ultima Battuta?), la sceneggiatura completa del dramma diretto da Bradley Cooper tra ironia e rinascita.

Con Is This Thing On? (titolo italiano È l’Ultima Battuta?), Bradley Cooper torna dietro la macchina da presa per esplorare un territorio emotivo che gli è ormai familiare: la fragilità dell’identità adulta e il bisogno di ridefinirsi quando le certezze crollano. Dopo A Star Is Born e Maestro, Cooper conferma così il suo interesse per personaggi in crisi, ma questa volta lo fa attraverso un registro più leggero, in cui la stand-up comedy diventa una forma di terapia non convenzionale.

La sceneggiatura, firmata dallo stesso Cooper insieme a Will Arnett e Mark Chappell,  che grazie a Deadline, potete leggere qui: IS THIS THING ON?, costruisce un dramma comico che alterna ironia e introspezione. Il protagonista Alex, interpretato da Arnett, è un uomo di mezza età che si trova ad affrontare simultaneamente il fallimento del matrimonio e il timore di essere diventato invisibile, superfluo. La sua scelta di salire su un palco newyorkese per fare stand-up non nasce da un’ambizione artistica pura, ma da una necessità esistenziale: trasformare il dolore in racconto, l’imbarazzo in risata, il fallimento in materiale narrativo.

sceneggiatura Is This Thing On

La forza della sceneggiatura sta proprio in questa intuizione: la comicità non è fuga dalla realtà, bensì uno strumento per attraversarla. Ogni battuta di Alex diventa una confessione mascherata, un modo per dire la verità senza esporsi completamente. Il microfono aperto sostituisce il lettino dell’analista, e il pubblico diventa uno specchio collettivo che restituisce al protagonista una forma di riconoscimento.

Parallelamente, Tess, interpretata da Laura Dern, rappresenta l’altra faccia della crisi. Se Alex cerca una rinascita personale, Tess riflette sui sacrifici compiuti per la famiglia e su ciò che resta di sé quando il ruolo di moglie e madre non basta più a definirla. La sceneggiatura evita facili manicheismi: non ci sono colpevoli assoluti, ma due individui che devono imparare a ridefinire il proprio rapporto, anche nella difficile gestione condivisa dei figli.

Il film affronta con delicatezza temi complessi come la genitorialità post-divorzio, la paura di ricominciare e la possibilità che l’amore non finisca, ma semplicemente cambi forma. In questo senso, il titolo Is This Thing On? assume un valore simbolico: non solo l’ultima battuta su un palco, ma anche l’ultima parola su una relazione, su un’idea di sé, su una fase della vita.

Arricchito da un cast corale di grande spessore – da Andra Day a Ciarán Hinds, passando per Amy Sedaris e Sean Hayes – il film si muove con equilibrio tra malinconia e umorismo. La sceneggiatura dimostra che ridere di sé non significa sminuire il dolore, ma riconoscerlo e renderlo condivisibile. In definitiva, Is This Thing On? è un racconto maturo e umano che suggerisce come, a volte, la vera guarigione inizi proprio quando si ha il coraggio di prendere la parola.


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