Il regista iraniano Jafar Panahi dedica il suo Gotham Award ai registi “privati del diritto di vedere ed essere visti”.
Il regista iraniano Jafar Panahi, come riportato da Deadline, ha dedicato il suo Gotham Award per la migliore sceneggiatura del film It Was Just an Accident ai registi indipendenti in Iran e nel mondo, lo stesso giorno in cui è stato condannato in contumacia a un anno di prigione e a due anni di divieto di viaggio.
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Il dramma di Panahi, vincitore della Palma d’Oro a Cannes, ha ricevuto tre nomination ai Gotham Awards, con la candidatura alla migliore sceneggiatura originale come prima della cerimonia di New York. Panahi ha poi vinto il premio per il miglior film internazionale e quello per la migliore regia.
Il film, candidato francese agli Oscar 2026, è uscito nelle sale statunitensi a ottobre con Neon e ha iniziato un tour in città come Los Angeles, Seattle, San Francisco, Chicago, Boston e New York. Neon produrrà anche un cortometraggio tratto dal roadshow del regista, previsto per inizio 2026.
L’avvocato di Panahi, Mustafa Nili, ha annunciato su X che la Corte rivoluzionaria islamica di Teheran gli ha vietato di aderire a gruppi politici o sociali, accusandolo di “propaganda contro il sistema”.
Panahi non ha commentato direttamente la sentenza, ma ha dedicato un pensiero ai registi che “tengono la telecamera accesa in silenzio, spesso rischiando tutto, guidati solo dalla loro fede nella verità e nell’umanità”. “Spero che questa dedica sia un piccolo omaggio a chi, pur privato del diritto di essere visto, continua a creare e a esistere”, ha aggiunto.
Il regista ha già scontato due periodi in prigione e gli è stato vietato di lavorare per 20 anni, costringendolo a girare i suoi film in segreto, incluso l’ultimo. Al New York Film Festival, dove è stato proiettato It Was Just an Accident, Panahi ha espresso, insieme a Martin Scorsese, il suo rammarico per i registi iraniani costretti a lasciare il Paese: “Tutte le colonne del cinema iraniano sono fuori gioco. Mi mancano i film che avrebbero potuto fare in Iran. Io non posso né voglio partire e continuerò a lavorare qui”.
In It Was Just an Accident, la trama segue Vahid (Vahid Mobasseri), un modesto meccanico che incontra casualmente Eghbal (Ebrahim Azizi), sospettato di essere una guardia sadica durante la sua detenzione. Per confermare i suoi sospetti, Vahid raduna altri ex prigionieri abusati dallo stesso uomo. Mentre il gruppo, eterogeneo e litigioso, guida per Teheran con il loro prigioniero, devono decidere fino a che punto agire nei confronti del presunto aguzzino.






