Jeremy Allen White tra The Bear 5, il ruolo di Springsteen e il sequel di The Social Network: una fase intensa tra cinema, TV e nuove sfide.
Jeremy Allen White, come riportato da Variety, si prepara al Ringraziamento a Los Angeles, dove celebrerà la festività con una trentina di amici portando tre piatti: una casseruola di fagiolini, patate dolci e un’insalata. Da quando è diventato il volto di Carmy in The Bear, però, cucinare è diventato più stressante: “Dopo la prima stagione ho cucinato per tutti. È come se avessero gli occhi puntati su di me”, racconta. Quanto alla cucina altrui, rassicura: “Non farei mai sentire in colpa nessuno”.
L’attore è in una fase professionale particolarmente intensa. Ha raccolto ampi consensi interpretando Bruce Springsteen in Springsteen: Deliver Me From Nowhere, film di Scott Cooper sulla creazione di Nebraska e sul periodo buio attraversato dal Boss. Nella stagione dei premi lo vedremo anche in The Social Reckoning, sequel di The Social Network scritto e diretto da Aaron Sorkin, dove veste i panni del giornalista Jeff Horwitz, affiancando Jeremy Strong nei panni di Mark Zuckerberg.
Presto sentirà la sua voce anche il pubblico di Star Wars: White interpreta infatti Rotta, il figlio di Jabba the Hutt, nel film The Mandalorian & Grogu. Il progetto è nato dopo un incontro casuale con Jon Favreau: “Non avevo mai fatto doppiaggio, ma l’idea di far parte di quell’universo – e di fare un film che potessero vedere le mie figlie – mi ha entusiasmato”.
Parlando del film su Springsteen, White racconta la sorpresa per il rapporto nato con il musicista: “È stato incredibilmente gentile. Mi sento fortunato”. Springsteen, ascoltando le sue registrazioni, avrebbe persino pensato per un attimo che fosse la propria voce. Questo incoraggiamento ha portato White e Cooper a rifiutare protesi e artifici, puntando su un’interpretazione interiorizzata: “Non volevo distrarre il pubblico”.
Nonostante i riconoscimenti, l’attore dice di non sentirsi mai arrivato: “Non torno a casa pensando di aver centrato qualcosa. Preferisco restare in ricerca”. Una tensione creativa che ritrova anche in The Bear, la cui quinta stagione inizierà le riprese a gennaio.
Sul nuovo film di Sorkin, rivela di non aver incontrato il vero Jeff Horwitz: “Aaron voleva che servissi la sua sceneggiatura, non che imitassi qualcuno”. Una scelta che ha percepito come liberatoria, soprattutto dopo la profondità emotiva richiesta dal ruolo di Springsteen.
White parla infine del suo rapporto difficile con i social media: ammette di cadere nel “doomscrolling” e di difendersi cancellando le app quando lavora. È preoccupato per il futuro digitale delle sue figlie, ma spera in una nuova cultura più distaccata dai social. Nel frattempo, porta avanti la sua personale resistenza con un iPhone 12 rotto e senza dati mobili: “Funziona così male che mi tiene lontano dal telefono”. Un metodo involontario, ma efficace.






