Il poster di Kneecap, il film scritto e diretto da Rich Peppiat che arriverà nelle sale cinematografiche italiane il 28 agosto.
Europictures è lieta di presentare Kneecap, in arrivo nei cinema italiani dal 28 agosto, e per l’occasione ne svela il poster italiano ufficiale. Ispirato alle origini dell’omonimo trio rap di Belfast (tra i primi a cantare in gaelico irlandese), Kneecap è un comedy biopic scritto e diretto da Rich Peppiatt (One Rogue Reporter).
Protagonisti sono i membri stessi della band Naoise Ó Cairealláin “Móglaí Bap”, Liam Óg Ó Hannaidh “Mo Chara” e JJ Ó Dochartaigh “Dj Provaí”, alle prese con la loro controversa ascesa al successo nel panorama musicale, segnata da una convinta rivendicazione della lingua irlandese. Nel cast anche Michael Fassbender nel ruolo di Arlo, il misterioso padre di Naoise, patriota irlandese che ha finto la sua morte per sfuggire alle autorità britanniche.
Kneecap, che sarà in concorso alla prossima edizione del Giffoni Film festival nella sezione Generator + 18, è stato presentato al Sundance 2024 come primo film in lingua irlandese del festival, ed è stato selezionato per rappresentare l’Irlanda come miglior film in lingua straniera agli Oscar 2025.
Il film è un’avventura psichedelica alla scoperta di come un trio di giovani di Belfast è diventato l’improbabile figura di riferimento di un movimento per i diritti civili nella salvaguardia della propria lingua madre.
Kneecap non è quindi solo un gruppo rap, ma un fenomeno culturale: bannato dalla televisione di stato RTÉ e disprezzato pubblicamente dal partito conservatore DUP, il trio ha costruito la sua notorietà attraverso un atteggiamento sul palco che sembra appartenere più alla scena punk rock che rap e una produzione musicale sicuramente spinosa per tematiche e linguaggio, ma innovativa per la poetica fusione di irlandese e inglese, fusione che ha ispirato un’intera generazione di giovani nella riscoperta delle proprie radici linguistiche.
Negli ultimi mesi i Kneecap hanno fatto inoltre parlare di sé per le loro posizioni pro-Palestina dichiarate apertamente duranti alcuni eventi musicali, tra cui il Coachella (in cui hanno invitato il pubblico a unirsi al coro “Free Palestine” e per cui l’organizzazione dei loro concerti in USA ha interrotto la collaborazione) e un concerto a Londra dello scorso novembre in cui Mo Chara ha esposto una bandiera di Hezbollah ed è stato accusato di terrorismo. In seguito all’indagine in corso diversi politici tra cui il primo ministro inglese avevano chiesto che la band non si esibisse al recente festival di Glastonbury: la BBC, broadcaster ufficiale del festival, ha deciso di oscurare la loro performance nella trasmissione in diretta ma alla fine il trio ha suonato davanti a un pubblico immenso dove sbandieravano diverse bandiere palestinesi.
Il regista Rich Peppiatt afferma che fin dall’inizio del progetto la lingua e il suo rapporto con l’identità sono stati aspetti fondamentali per la storia che voleva raccontare: “Essendo un grande fan dell’hip-hop della vecchia scuola, per me il rapporto dei Kneecap con la lingua riecheggiava la controversia che un tempo i rapper afroamericani creavano reinventando la lingua inglese per riflettere la loro realtà sociale urbana e oppressa”.
Colpito dall’energia allo stato puro e dall’autenticità della band, Peppiatt ha visto nella passione del trio nei confronti della causa della lingua irlandese un’occasione unica: “Mo Chara, Móglaí Bap e DJ Provaí incarnavano una visione di Belfast e dell’Irlanda moderna sorprendentemente diversa da quella che tutti noi chiamiamo casa. Il film doveva essere audace, crudo e implacabile come la musica dei Kneecap”.
Kneecap, sinossi
Nella Belfast post-conflitto, emerge il turbolento trio rap KNEECAP, che getta le basi per la rinascita della lingua irlandese contro l’establishment. Liam Óg e Naoise, autoproclamatisi “feccia di bassa lega”, insieme all’insegnante JJ, diventano un simbolo politico e la voce di sfida della gioventù irlandese inquieta. Mentre lottano per lasciare un segno nel mondo e le pressioni familiari e relazionali minacciano di staccare la spina ai loro sogni, il trio intreccia una narrazione che trascende la musica. Una favola vera sull’impulso intrinseco dell’uomo all’identità, sul fascino delle droghe e sulla passione per la vita, KNEECAP è una corsa emozionante che pulsa di ritmi hip-hop.