KPop Demon Hunters: la sceneggiatura del fenomeno globale Netflix e Sony Pictures Animation

KPop Demon Hunters: la sceneggiatura del successo anime mondiale diventato il biglietto d’oro di Netflix e Sony Animation.

KPop Demon Hunters, il nuovo film d’animazione targato Netflix e Sony Pictures Animation, ha conquistato il mondo diventando rapidamente un fenomeno globale. Diretto e scritto da Maggie Kang e Chris Appelhans, con la co-scrittura di Danya Jimenez e Hannah McMechan, il film racconta la storia di HUNTR/X, un gruppo K-pop formato da Rumi, Mira e Zoey. Sotto i riflettori e i fan acclamanti, le ragazze conducono una doppia vita: sono cacciatrici di demoni d’élite, impegnate a proteggere il loro pubblico da minacce soprannaturali.

Dal suo debutto su Netflix alla fine di giugno, il film, la cui sceneggiatura grazie a Deadline potete leggere qui: KPOP DEMON HUNTERS, non ha mai smesso di crescere in popolarità, diventando il film d’animazione più visto nella storia della piattaforma e il titolo in lingua inglese più seguito di sempre su Netflix, con oltre 325,1 milioni di visualizzazioni. Le proiezioni cinematografiche, tra cui una versione cantata speciale, hanno incassato 24,6 milioni di dollari. Anche la critica ha riconosciuto il suo valore: il film ha ricevuto nomination come Miglior Film d’Animazione ai Critics Choice Awards e ai Golden Globe, ed è stato eletto migliore dell’anno nella stessa categoria dal New York Film Critics Circle. La colonna sonora ha ottenuto cinque nomination ai Grammy, grazie al successo di “Golden”, inserita nella shortlist della canzone originale agli Oscar. Un sequel è già in lavorazione, con uscita prevista nel 2029.

KPop Demon Hunters - script

La storia ruota attorno al conflitto tra HUNTR/X e i Saja Boys, una boy band rivale i cui membri sono segretamente demoni al servizio del potente Gwi-Ma, una creatura fiammeggiante ispirata alla mitologia coreana. Al centro della trama c’è Rumi, leader del gruppo, doppiata da Arden Cho, che nasconde un segreto inquietante: è per metà demone. Cresciuta credendo che tutti i demoni siano malvagi, Rumi teme che le compagne scoprono la sua vera natura e mettano a rischio la band. Questo conflitto interiore diventa il fulcro del film, mostrando la lotta tra immagine pubblica e demoni interiori, rappresentati attraverso vere e proprie forze soprannaturali.

Il film affronta anche temi più profondi, come l’appartenenza culturale. Zoey, la maknae coreano-americana del gruppo, vive il timore di non essere “abbastanza coreana”, un tema che Kang ha collegato alle proprie origini e all’amore per la mitologia coreana. Il film trae ispirazione dalle donne sciamane guerriere, che attraverso musica e danza univano le comunità e combattevano le forze oscure.

KPop Demon Hunters mescola K-pop e mito antico per raccontare una storia universale: la musica e l’empatia diventano uno scudo reale, la “Luna d’Oro”, contro l’oscurità. I registi mostrano come i demoni interiori non possano mai scomparire del tutto, ma le persone possano trovare forza e armonia integrando le parti fratturate della propria identità. La vulnerabilità diventa potere, e la connessione con gli altri diventa la vera arma contro le proprie paure.

Con la sua miscela di azione, musica e mitologia, KPop Demon Hunters non è solo un film d’animazione di successo: è un fenomeno culturale che celebra empatia, coraggio e la forza che nasce dall’unione della comunità.


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