La Figlia Oscura: la sceneggiatura del film di Maggie Gyllenhaal

La Figlia Oscura: la sceneggiatura completa del film diretto da Maggie Gyllenhaal candidato agli Oscar 2022.

Presentato in Concorso alla 78ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove ha vinto il Premio per la Miglior Sceneggiatura, La Figlia Oscura segna l’esordio alla regia di Maggie Gyllenhaal ed è tratto dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante. Il film ha ottenuto tre nomination agli Oscar 2022: Migliore Sceneggiatura Non Originale, Miglior Attrice Protagonista per Olivia Colman e Miglior Attrice Non Protagonista per Jessie Buckley. In Italia arriverà nelle sale il 24 marzo, distribuito da BIM Distribution, con un cast che include anche Paul Mescal, Dakota Johnson e Peter Sarsgaard.

Il film racconta la storia di Leda, una donna in vacanza al mare che, osservando una giovane madre e la sua bambina, si trova improvvisamente travolta da ricordi sepolti e dolorosi legati alla propria esperienza di maternità. Un gesto impulsivo la spinge ad affrontare il peso delle scelte compiute anni prima, riportandola in un viaggio mentale tormentato e complesso.

Gyllenhaal costruisce un racconto stratificato, alternando passato e presente con grande fluidità. La sceneggiatura, che le è valsa il premio a Venezia, e che grazie a Deadline potete leggere qui: THE LOST DAUGHTER – LA FIGLIA OSCURA, riesce a tradurre la densità emotiva del romanzo in un film psicologico, asciutto e disturbante, che scava nei lati più scomodi della genitorialità. Colman offre un’interpretazione intensa e implacabile, mentre Jessie Buckley restituisce con forza il ritratto di una giovane madre in conflitto tra desiderio personale e dovere materno.

sceneggiatura la figlia oscura

La Figlia Oscura è un film che parla apertamente della maternità in modo raro e provocatorio. Come ha raccontato la stessa Gyllenhaal durante un panel a Los Angeles, l’incontro con l’opera della Ferrante è stato rivelatore: “Parlava di cose di cui non avevo mai sentito parlare prima, e in particolare dell’essere una donna nel mondo.” Una dichiarazione che sintetizza bene lo spirito del film, che non cerca facili risposte ma invita alla riflessione.


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