LA PROFEZIA DELL’ARMADILLO, SELEZIONE UFFICIALE ALLA 75 MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA.

DAL BEST SELLER DI ZEROCALCARE: LA PROFEZIA DELL’ARMADILLO, SELEZIONE UFFICIALE ALLA 75 MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA.

LA PROFEZIA DELL’ARMADILLO, diretto da Emanuele Scaringi con: Simone Liberati, Valerio Aprea, Pietro Castellitto, Laura Morante, Claudia Pandolfi, Kasia Smutniak, Diana Del Bufalo e Vincent Candela, presente nella SELEZIONE UFFICIALE della 75. Mostra Internazionale Cinematografica di Venezia, è una pellicola di genere drammatico tratta dal primo libro a fumetti realizzato dal fumettista italiano Zerocalcare, vincitore del Premio Gran Guinigi nel 2012 nella categoria “MIGLIOR STORIA BREVE”.

Prodotto FANDANGO con RAICINEMA e distribuito da FANDANGO DISTRIBUZIONE.

AL CINEMA DAL 13 SETTEMBRE.

SINOSSI.

Zero a ventisette anni, vive nel quartiere periferico di Rebibbia, più precisamente nella Tiburtina Valley. Terra di Mammuth, tute acetate, corpi reclusi e cuori grandi. Dove manca tutto ma non serve niente. Zero è un disegnatore ma non avendo un lavoro fisso si arrabatta dando ripetizioni di francese, cronometrando le file dei check – in all’aeroporto e creando illustrazioni per gruppi musicali punk indipendenti. La sua vita scorre sempre uguale, tra giornate spese a bordo dei mezzi pubblici attraversando mezza Roma per raggiungere i vari posti di lavoro e le visite alla madre. Ma una volta tornato a casa, lo aspetta la sua coscienza critica: un Armadillo in carne e ossa, o meglio in placche e tessuto molli, che con conversazioni al limite del paradossale lo aggiorna costantemente su cosa succede nel mondo. A tenergli compagnia nelle peripezie quotidiane, nella costante lotta per mantenersi a galla, è l’amico d’infanzia Secco. La notizia della morte di Camille, una compagna di scuola e suo amore adolescenziale mai dichiarato, lo costringe a fare i conti con la vita ed affrontare, con il suo spirito dissacrante, l’incomunicabilità, i dubbi e la mancanza di certezze della sua generazione di “tagliati fuori”.

La Redazione.


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