Raphaël Personnaz – credit: Arno Lam Diane Kruger – credit: Sebastian Kim

Le Décision: Apple TV annuncia il thriller politico con Raphaël Personnaz e Diane Kruger

Apple TV annuncia La Décision, il thriller politico diretto da Martin Bourboulon e Louis Farge con Raphaël Personnaz e Diane Kruger.

Apple TV annuncia La Décision, il nuovo thriller in lingua francese di sette episodi con il candidato al César Award Raphaël Personnaz (“The French Minister”, “The Richest Woman in the World”) e Diane Kruger, vincitrice del SAG Award (“Bastardi senza gloria”, “Saint-Exupéry”), diretto da Martin Bourboulon (“I tre moschettieri”) e Louis Farge (“Culte”, “Eldorado”). Si aggiungono al cast anche i vincitori del César Award Sami Bouajila(“Rapinatori: La Serie”, “Un figlio”), Marina Hands della Comédie Française (“Lady Chatterley”, “Off Season”) e Fanny Sidney (“Call My Agent!”).

Prodotta per Apple TV da Solab Films, dalla pluripremiata White Lion Films, una società Mediawan, e da M Films, La Décision è prodotta dal candidato al César Award Nicolas Tiry (“Atlantic Bar”), da Noor Sadar (“Machine”, “Malditos”) e Martin Bourboulon. Basata su un’idea originale di Bourboulon e Tiry, la serie è stata creata da Marc Dugain e Corinne Garfin (“Coeurs Noirs”), Lamara Leprêtre Habib (“Dans l’Ombre”) e Xabi Molia (“Les Sentinelles”).

La Décision, sinossi

In questa avvincente corsa contro il tempo, la vita del presidente francese (Personnaz) viene stravolta dalla scomparsa di una bambina di otto anni. Mentre l’opinione pubblica è sconvolta dalla scomparsa della piccola, la tragedia colpisce personalmente il presidente, padre illegittimo della bimba, nata da una relazione segreta all’insaputa della moglie e della sua confidente Nora (Kruger).

Quando il rapimento diventa una questione di Stato, l’intero apparato dell’Eliseo interviene per ritrovare la bambina, ma di chi può fidarsi il presidente dietro le porte chiuse del palazzo? È salito al vertice del potere grazie alla sua onestà e integrità e ora si trova a dover decidere se tradire proprio quei valori ai quali deve la sua elezione. Diviso tra la sua vita privata e le responsabilità pubbliche, il presidente si ritrova immerso in un vortice di false amicizie, amori non corrisposti, lotte di potere, giochi politici e spionaggio.


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