dwayne johnson e benny safdie

Lizard Music: Benny Safdie dirigerà ancora Dwayne Johnson

Dopo il successo di The Smashing Machine, Benny Safdie dirigerà ancora Dwayne Johnson nell’ambizioso film Lizard Music.

Fresco del successo alla Mostra del Cinema di Venezia con The Smashing Machine, il regista e sceneggiatore Benny Safdie e Dwayne Johnson uniranno ancora le forze in un nuovo ambizioso progetto. Come riportato da Deadline infatti, Safdie è pronto a tornare dietro la macchina da presa di: Lizard Music, adattamento dell’omonimo romanzo cult di Daniel Pinkwater, che vedrà Dwayne Johnson nei panni del protagonista, l’eccentrico personaggio di Chicken Man.

Lizard Music racconterà la storia di un ragazzo lasciato a se stesso che, una notte, intercetta una misteriosa trasmissione televisiva dove lucertole antropomorfe suonano musica ultraterrena. Incuriosito, si ritroverà catapultato in un viaggio surreale che lo conduce da Chicken Man, un personaggio tanto strambo quanto profondo, e dalla sua compagna, Claudia — una gallina di settant’anni. I tre si lanceranno in una missione che inizia come la ricerca di una società segreta ma che si trasforma presto in qualcosa di molto più grande: un viaggio attraverso mondi invisibili, melodie inaspettate e connessioni profonde tra anime alla deriva.

A  produrre saranno lo stesso Safdie per conto della Down for the Count Producations, Johnson con la sua Seven Bucks Producations e David Koplan, già produttore di The Smashing Machine.

The Smashing Machine, qualche informazione

Per quanto riguarda The Smashing Machine, Safdie ha ricevuto il Leone d’Argento all’82esima Mostra del Cinema di Venezia, mentre mentre Johnson e la co-protagonista Emily Blunt hanno conquistato pubblico e critica, ricevendo una lunga standing ovation per le loro performance.

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Tratto da una storia vera, The Smashing Machine  porta il suo originale punto di vista nel racconto della straordinaria vita del leggendario campione di lotta libera, MMA e Vale Tudo Mark Kerr: un’icona dello sport. Un ritratto pubblico e privato del campione e dell’uomo che dietro la celebrità nasconde lati oscuri, sfide personali e insospettabili fragilità; al suo fianco, la moglie Dawn (Emily Blunt) con cui vive un rapporto intenso fatto di passione e di conflitto.

Con The Smashing Machine, Dwayne Johnson sembra intenzionato ad alzare l’asticella della sua carriera cinematografica. La sua trasformazione in attore drammatico ha colpito nel segno, segnando un punto di svolta per un interprete che, fin dagli esordi sul grande schermo (ricordiamo il cameo ne La Mummia – Il ritorno, mentre si truccava per diventare il Re Scorpione), ha cercato con determinazione di affermarsi anche al di là del fisico imponente e dei ruoli action.

Dopo anni da protagonista in blockbuster e commedie ad alto budget, Johnson dimostra di avere ancora molto da dire, questa volta esplorando personaggi più complessi. E non si ferma qui: oltre a Lizard Music, lo attende un nuovo progetto con Emily Blunt, un crime drama ambientato alle Hawaii in stile Quei bravi ragazzi. Il percorso è tracciato, e sembra promettere grandi cose.


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