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Locarno78:  Lucy Liu riceverà il Career Achievement Award e presenterà Rosemead

Lucy Liu riceverà il Career Archievement Award e presenterà il film Rosemead alla 78esima edizione del Locarno Film Festival.

Apprezzata internazionalmente per le sue interpretazioni al cinema, in teatro e in televisione, Lucy Liu riceverà il Career Achievement Award giovedì 14 agosto, in occasione della 78esima edizione del Locarno Film Festival. La stessa sera, l’attrice presenterà il nuovo film di Eric Lin, Rosemead (2025), in compagnia del resto del cast. Venerdì 15 agosto Lucy Liu prenderà parte a una conversazione aperta al pubblico presso il Forum @Spazio Cinema. La 78esima edizione del Locarno Film Festival si svolgerà dal 6 al 16 agosto 2025.

Lucy Liu, attrice e regista pluripremiata con oltre trent’anni di carriera, è nota per i suoi ruoli iconici in successi come Kill Bill, Charlie’s Angels e Chicago, che hanno contribuito a generare oltre 3,7 miliardi di dollari al botteghino globale. Dopo l’esordio in Ally McBeal, che le ha valso candidature agli Emmy e ai SAG, è diventata una figura pionieristica della TV, con partecipazioni a serie come Elementary, Why Women Kill e Star Wars: Visions. Versatile anche dietro la macchina da presa, ha diretto episodi per Marvel, Apple TV e Disney+. In Rosemead, dramma ispirato a una storia vera, è protagonista e produttrice. Impegnata anche su temi sociali, ha realizzato il documentario Meena sul traffico di esseri umani e ha prodotto opere d’impatto come Redlight e The Pirate Queen (2024), candidato agli Emmy.

Lucy Liu è anche un’apprezzata artista visiva: le sue sculture e i suoi dipinti a tecnica mista sono stati esposti in gallerie e musei internazionali come il National Museum di Singapore, il Napa Valley Museum e la New York Studio School. Per il suo contributo al mondo dell’arte ha ricevuto anche la Harvard University Arts Medal. Attualmente sta lavorando a una serie di dipinti commissionati per il 2026 dall’Australian Centre for Contemporary Art di Melbourne. Ambasciatrice UNICEF da più di vent’anni, per il suo impegno umanitario ha ricevuto onorificenze prestigiose quali il Danny Kaye Humanitarian Award e il Women’s World Award.

Lucy Liu ha segnato la storia diventando, in quasi sessant’anni, la seconda donna statunitense di origini asiatiche a ricevere una stella sulla Hollywood Walk of Fame. Animata da una volontà costante di superare i confini della creatività e della cultura, continua ancora oggi a essere un’inesauribile fonte d’ispirazione: dal cinema alla televisione, dalle arti visive all’impegno umanitario.

Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival: “La presenza di Lucy Liu al cinema e in televisione è a dir poco straordinaria. Nella sua carriera s’intrecciano interpretazioni iconiche per il piccolo e il grande schermo: dal ruolo che l’ha resa celebre in Ally McBeal, per il quale ha ricevuto nomination agli Emmy e ai SAG Award, fino alla memorabile interpretazione di O-Ren Ishii in Kill Bill: Vol. 1, Liu ha tracciato un percorso artistico unico. Attraversando con disinvoltura generi e linguaggi diversi – dai blockbuster come Charlie’s Angels ai drammi più intimi come Presence di Steven Soderbergh – Lucy Liu ha aggiunto complessità e profondità a ogni personaggio cui ha dato forma.

In televisione ha brillato in ruoli da protagonista in serie di successo come Why Women Kill ed Elementary, consolidando la sua reputazione come una delle attrici più versatili della sua generazione. La sua influenza non si esaurisce nell’ambito della recitazione: come produttrice, regista e attivista umanitaria, si è distinta con documentari potenti come Meena e con progetti innovativi come l’esperienza in realtà virtuale The Pirate Queen, candidata agli Emmy. In Piazza Grande Lucy Liu presenterà Rosemead, un progetto intimo che celebra una sua nuova metamorfosi attoriale: è un sogno che si avvera non solo per il Locarno Film Festival ma anche per tutti gli spettatori e cinefili. Le sue scelte coraggiose e la sua costante capacità di reinventarsi continuano a ridefinire cosa significhi essere un’artista nel ventunesimo secolo.” 


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