L’incontro stampa con il visionario regista Tim Burton in occasione dell’arrivo della serie da lui diretta Mercoledì.
In attesa del debutto su Netlix, fissato per il prossimo 23 novembre, della serie “Mercoledì”, il visionario regista Tim Burton, in occasione della proiezione in anteprima europea del primo episodio al Lucca Comics & Games 2022, come annunciato, ha incontrato questa mattina la stampa nella prestigiosa cornice del Teatro del Giglio di Lucca.
Una conferenza di circa 40 minuti, in cui Burton ha parlato della realizzazione del progetto che segna il suo esordio in una serie Tv live –action, e di cui tra l’altro firma la regia dei primi 4 degli 8 episodi.
“Mercoeldì” racchiude tutti gli elementi, dalle atmosfere dark all’estetica gotica, che hanno reso iconico l’estroso e amato regista, che ha conquistato e appassionato il pubblico mondiale con pellicole quali: “Beetlejuice – Spiritello Porcello”, “Batman”, “Edward mani di forbice”, “Nightmare before Christmas”, “Ed Wood”, “Il mistero di Sleepy Hollow”, “Big Fish – Le storie di una vita incredibile”, “La sposa cadavere”, “Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street”, “La Fabbrica di Cioccolato” e “Frankenweenie”.
“Io sono cresciuto con la serie televisiva, anzi in realtà sono partito con i fumetti, mi sono sempre piaciuti molto e ho avuto sempre un grande interesse nei confronti di questa famiglia” – svela Burton – “Mercoledì mi ha sempre attratto come personaggio, è quello che mi interessava di più e mi sono sempre sentito come lei sin da quando ero un adolescente. Pur essendo un ragazzo avrei potuto benissimo essere lei anche perché condividiamo lo stesso punto di vista in bianco e nero. E’ stata sempre rappresentata come una bambina, io invece volevo vedere come poteva essere a scuola e in che modo reagiva alla propria famiglia, agli insegnanti, alla scuola e alla terapia, quindi da li è partito tutto.”
Creata da Alfred Gough & Miles Millar, “Mercoledì” è un mystery dai toni investigativi e soprannaturali che ripercorre gli anni di Mercoledì Addams come studentessa presso la Nevermore Academy, descrivendo i tentativi di controllare i suoi poteri paranormali, di sventare una mostruosa serie di omicidi che terrorizzano la comunità locale e di risolvere il mistero che ha coinvolto i suoi genitori 25 anni prima. Il tutto mentre esplora nuove e complicate relazioni alla Nevermore.
“Penso che la famiglia Addams sia così amata e attuale perché per definizione, in un certo senso, è la famiglia di strani. Nella realtà la maggior parte delle famiglie è fatta di strani, o comunque di componenti di questo tipo, di conseguenza chiunque trova un modo per identificarsi con loro. La maggior parte dei bambini e ragazzini che conosco, si sentono imbarazzati dai propri genitori, immaginate allora come può essere avere una madre come Morticia, dai di matto.”
A dare il volto alla protagonista Mercoledì Addams Jenna Ortega, affiancata da Catherine Zeta-Jones (Morticia Addams), Luis Guzmán (Gomez Addams), Isaac Ordonez (Pugsley Addams) e Fred Armisen (Zio Fester).
“Mercoledì è un personaggio iconico, ed era molto difficile riuscire a trovare un’attrice in grado interpretarlo. Senza Jenna (Ortega) per me non ci sarebbe stata la serie se non con grandi difficoltà perché, per l’appunto, trovare qualcuno capace di incarnare Mercoledì in quella maniera, con quegli occhi e quella forza di carattere che Jenna ha non era assolutamente facile. Jenna è una persona molto forte, ed è proprio questo quello di cui aveva bisogno il nostro personaggio. Il lavoro che lei ha fatto è stato di trasferire questo personaggio in bianco e nero lasciando intravedere ogni tanto qualche sfumatura di umanità, senza tradire tuttavia il nucleo fondamentale che è lei.”
In merito al suo rapporto con Mercoledì e alla rappresentazione, sul piccolo e grande schermo, degli strani che spesso non vengono ritratti nel migliore dei modi, e nella realtà sono emarginati non essendo capiti, e si isolano, aggiunge.
“E’ qualcosa che capisco molto bene avendo avuto problemi di salute mentali per metà della mia vita, ovviamente, ed è per questo che amo il personaggio di Mercoledì, mi identifico in lei, è fonte di ispirazione. E’ sempre molto chiara e diretta, dice quello che pensa e prova, e questo a volte ti mette nei guai con gli altri, inoltre ha questa forza semplice, tranquilla e silenziosa che io trovo molto importante. Devo dire, che il motivo per cui mi piace è che lei va a una scuola per reietti, e si sente reietta tra i reietti, cosa che io fondamentalmente ho provato e sentito per tutta la mia vita nei confronti della scuola, dei genitori e delle altre persone” – per quanto riguarda il suo rapporto con internet e i social spiega – “Io ho paura di internet, perché ogni volta che vado a cercare qualcosa mi ritrovo in qualche buco nero o video strano di un gatto. Il cui obiettivo è sicuramente di essere utilizzato per il bene, ma spesso invece finisce per essere utilizzato per il male. Ovviamente ne ho paura, lo temo ma esiste, e anche se sarà positivi io sono un po’ come Mercoledì, ne condivido il punto di vista, preferendo la macchina da scrivere e il violoncello.”
A far parte del cast anche: Gwendoline Christie (preside Larissa Weems), Jamie McShane (Sheriff Galpin), Percy Hynes White (Xavier Thorpe), Hunter Doohan (Tyler Galpin), Emma Myers (Enid Sinclair), Joy Sunday (Bianca Barclay), Naomi J Ogawa (Yoko Tanaka), Moosa Mostafa (Eugene Ottinger), Georgie Farmer (Ajax Petropolus), Riki Lindhome (Dr.ssa Valerie Kinbott), e Christina Ricci (Marilyn Thornhill).
“Mano è un personaggio particolare, e volevo dargli una vita più ampia, una presenza più vissuta, per questo motivo ha un aspetto un pò consumato. Mi piaceva anche nelle altre rappresentazioni mi dava l’idea di questi personaggi dei vecchi film dell’orrore, di questa mano strana, di una bestia con 5 dita. Ho cercato di dargli una storia un passato particolare, come se fosse stato magico. La possiamo definire il Dustin Offman delle mani.”
Tim Burton, produttore esecutivo della serie assieme a Gail Berman, Kayla Alpert, Steve Stark, Jonathan Glickman e Andrew Mittman, ha infine concluso parlando delle musiche di Danny Elfman, de costumi della quattro volte premio Oscar Colleen Atwood e della lavoro svolto con gli altri registi.
“io e Danny siamo amici da una vita, abbiamo un lungo passato di collaborazione e questo perché abbiamo gli stessi gusti e gli stessi tipi di film, è facile quindi lavorare con lui. Io tra l’altro lo considero come un altro personaggio, come un attore, perché la musica è un personaggio nel film, ed è stato fantastico che lui abbia trovato il tempo di accettare e scrivere le musiche per questo progetto.”
“Anche con Colin si tratta di una collaborazione che va avanti da anni, ed era importante perché Mercoledì aveva un solo look ed è stato significativo trovare il modo di conferirle look diversi distinguendola da tutti gli altri studenti della Nevermoore, i quali hanno a loro volta dei differenti look. Per me poi è fondamentale che sia visibile questo mondo e che si distingua.”
“Il lavoro con gli altri registi è stato interessante perché a prescindere da quello che si fa, io ho un assoluto rispetto per gli altri. E’ stata una sensazione molto positiva. Noi abbiamo stabilito in un certo senso quello che era il tono, e poi loro lo hanno ripreso facendo il proprio lavoro. Io traggo ispirazione dagli altri, è un dare e avere.”
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Emanuela Giuliani