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“MO’ VI MENTO – L’IRA DI ACHILLE”.

“MO’ VI MENTO – L’IRA DI ACHILLE”.

Data di uscita: 16 maggio 2019.

Genere: Commedia.

Nazionalità: Italia.

Regia: Stefania Capobianco, Francesco Gagliardi.

Cast: Enrica Guidi, Giovanni Scifoni, Daniele Monterosi, Benedetta Valanzano, Andrea Roncato, Tony Sperandeo, Adolfo, Margiotta, Antonella Stefanucci, Shi Yang Shi, Alvaro Vitali, Rocco Ciarmoli, Barbara Bacci, Deborah Rinaldi, Aurora Gagliradi, Giuseppe Picone, Stefano Tricarico, Elisabetta Sansone, Pasquale Andreottola.

Durata: 101 minuti.

Distribuzione: Europictures.

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TRAMA.

In “MO’ VI MENTO – L’IRA DI ACHILLE”, Achille Alfresco (in nomen omen!) è un politico che aspira a essere il prossimo Presidente del Consiglio. Già il nome del suo partito è tutto un programma“Mò Vi Mento – Lira di Achille”. Il principio su cui si fonda il mò-vi-mento” è che l’intero mondo politico odierno sia basato sulla menzogna e sulla falsità. Quindi perché non fare una campagna elettorale “sincera” e coerente sin dall’inizio? Achille sta tentando di sposare e imbrogliare la ricca Elena Guarracino, erede di una multinazionale di profilattici. Elena è però ancora innamorata dell’ingenuo e colto Massimo Della Bozza che, come suggerisce il nome, è un aspirante scrittore ma nella vita reale portaborse, a nero, del meschino Achille che, pur di tenerselo stretto, gli promette un roseo futuro come prossimo assessore alla cultura. A ingarbugliare gli intrecci di questo triangolo amoroso, altri bizzarri personaggi, come l’ipovedente Luciaamante di Achille, il poco promettente killer Carlo Spampanato, la sfacciata Giuliana, l’ignorante Cinzia, il misterioso Camaleonte, il losco avvocato Del Mazzo e un ambiguo Guercio. E ancora, la famiglia Quagliano che veste il tricolore formata da Italia, Viviana e dal Sindaco Michele che per un equivoco crede di essere il destinatario di un attentato di matrice politica. E poi ci sono i cinesi che conoscono il Vesuvio meglio di Asia, la segretaria di Elena, per cui i centri commerciali sono più interessanti. Ed è proprio dalla Cina che giunge con furore un’agguerrita delegazione asiatica pronta a mandare tutti sul lastrico perché l’unico mini-preservativo fallato uscito dall’azienda di Elena è andato a finire a Shanghai, causando una gravidanza non desiderata alla segretaria del Sindaco.

La Redazione.


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