Monster: la storia di Ed Gein, gli assassini e le vittime dietro la nuova serie antologica di Netflix disponibile dal 3 ottobre.
Monster: la storia di Gein, terza stagione dell’antologia horror-criminale creata da Ryan Murphy, è finalmente disponibile su Netflix dal 3 ottobre. In otto episodi disturbanti e intensi, la serie scava nella mente malata di Ed Gein, figura reale che ha sconvolto l’America degli anni ’50 che ha ispirato alcuni dei più iconici villain del cinema horror.
Ambientata nel Wisconsin rurale, la stagione esplora le radici familiari, le ossessioni psicotiche e i crimini raccapriccianti di Gein, l’uomo che trasformò cadaveri riesumati in oggetti domestici e che confessò l’omicidio di almeno due donne. Ma oltre a lui, la serie mette in scena anche le persone che hanno incrociato la sua vita, direttamente o indirettamente, e gli artisti che da quella follia hanno tratto ispirazione.
Di seguito la guida ai personaggi tra vittime vere, assassini storici e figure chiave della cultura pop.
Ed Gein – Charlie Hunnam
Dimenticate i ruoli da eroe tormentato: Charlie Hunnam (Sons of Anarchy, King Arthur) si immerge in una delle menti più disturbate della storia criminale americana. Nel ruolo di Ed Gein, detto Il Macellaio di Plainfield, Hunnam offre una performance intensa e spiazzante. Lontano dallo stereotipo del mostro urlante, il suo Gein è un uomo silenzioso, gentile all’apparenza, ma preda di un delirio interiore alimentato da anni di isolamento, repressione e culto materno. La serie lo ritrae non solo come un killer, ma come simbolo patologico della solitudine e dell’ossessione religiosa degenerata.
Augusta Gein – Laurie Metcalf
Laurie Metcalf (Roseanne, Lady Bird) interpreta Augusta, la madre di Ed, vera forza dominante nella sua psiche. Fanatica religiosa, misogina e ipercontrollante, ha cresciuto il figlio in totale isolamento, instillandogli il disgusto per le donne e il terrore del peccato. La Metcalf incarna una figura quasi biblica, tragica e terrificante, che aleggia sulla vita di Gein anche dopo la morte. La sua presenza spettrale è il motore della discesa psicotica del protagonista.
Alfred Hitchcock – Tom Hollander
Tom Hollander (The White Lotus, Feud) dà volto a Alfred Hitchcock, maestro del brivido. La serie lo mostra affascinato, quasi ossessionato, dalla vicenda di Gein, al punto da prenderne ispirazione per il suo celebre Psycho (1960). Hollander interpreta un Hitchcock acuto, manipolatore e calcolatore, ma anche profondamente attratto dal lato oscuro dell’animo umano, che cerca di domare attraverso la macchina da presa.
Alma Reville – Olivia Williams
Moglie, montatrice, co-sceneggiatrice e mente silenziosa dietro Hitchcock: Olivia Williams (Il Sesto Senso, An Education) interpreta Alma Reville con una sottile forza. La serie la mostra come una figura centrale nella creazione di Psycho, in particolare nella celebre scena della doccia. Alma rappresenta il punto di vista femminile all’interno di un mondo dominato dal terrore maschile e dalla violenza.
Evelyn Hartley – Addison Rae
Nel ruolo della giovane studentessa Evelyn Hartley, scomparsa nel 1953 in circostanze mai chiarite, troviamo Addison Rae (Thanksgiving). La serie intreccia la sua storia con quella di Gein in modo suggestivo e inquietante, suggerendo un possibile coinvolgimento mai provato. Evelyn diventa simbolo delle tante vittime silenziose e dimenticate, inghiottite dall’America rurale del dopoguerra.
Bernice Worden – Lesley Manville
Lesley Manville (Phantom Thread) interpreta Bernice Worden, una delle due vittime ufficiali di Gein. Proprietaria di un negozio di ferramenta, venne brutalmente uccisa e ritrovata scuoiata nella fattoria dell’assassino. Manville costruisce un ritratto realistico e toccante di una donna comune travolta dall’orrore, rendendo la sua morte una delle sequenze più scioccanti e dolorose della serie.
Frank Worden – Charlie Hall
Charlie Hall (Sex Lives of College Girls) interpreta Frank Worden, figlio di Bernice e vice sceriffo locale. È lui a dare inizio all’indagine che porterà alla scoperta degli orrori di Gein. Il suo personaggio incarna la frustrazione e l’incredulità di una comunità che si rende conto troppo tardi della minaccia che si nascondeva in casa.
Sceriffo Art Schley – Tyler Jacob Moore
Nel ruolo dello sceriffo Art Schley, Tyler Jacob Moore (Shameless) offre una prova dura e tormentata. È lui a guidare l’interrogatorio che porta alla confessione di Gein, ma i metodi utilizzati — brutali e controversi — lo perseguiteranno per il resto della vita. La serie esplora il sottile confine tra giustizia e violazione dei diritti, dipingendo Schley come un uomo spezzato dal mostro che ha contribuito a smascherare.
Ilse Koch – Vicky Krieps
Vicky Krieps (Il filo nascosto, Corsage) interpreta Ilse Koch, la famigerata Strega di Buchenwald, storica figura realmente esistita. Nota per aver collezionato oggetti fatti con pelle umana nei campi di concentramento nazisti, Koch viene evocata nella serie come modello ideologico e perverso che avrebbe ispirato Gein nei suoi macabri “lavori artigianali”. Krieps incarna il volto femminile della crudeltà assoluta, in contrasto con la figura di Augusta.
Adeline Watkins – Suzanna Son
Suzanna Son (Red Rocket, The Idol) interpreta Adeline Watkins, una donna semplice e ingenua che ha frequentato Gein per oltre vent’anni senza sospettare nulla. Dopo l’arresto, ne difenderà il carattere, aggiungendo uno strato inquietante di ambiguità. Adeline rappresenta lo sguardo cieco della società: l’incapacità di vedere il male dietro l’ordinario.
Anthony Perkins – Joey Pollari
Joey Pollari (American Crime) è Anthony Perkins, l’attore che divenne iconico nei panni di Norman Bates. La serie mostra il processo di immedesimazione dell’attore nel ruolo e il suo turbamento personale, legato a un’identità sessuale repressa e a un rapporto complesso con la madre. Il parallelismo con Gein è volutamente sfocato: due uomini spezzati, due facce della stessa follia.
Tobe Hooper – Will Brill
Will Brill (The Marvelous Mrs. Maisel) interpreta Tobe Hooper, regista di Non aprite quella porta (1974), film che portò le mostruosità di Gein su pellicola in forma iperrealista e grottesca. La serie lo mostra alle prese con l’idea di adattare una storia vera in horror, sollevando dilemmi etici su quanto la violenza possa (e debba) diventare intrattenimento.
Dott.ssa Mildred Newman – Mimi Kennedy
Mimi Kennedy (Midnight in Paris) è Mildred Newman, psicologa realmente esistita, famosa negli anni ’60 e ‘70 per le sue teorie sull’autodeterminazione psichica. Qui viene mostrata come figura di supporto e consulente per Perkins, offrendo uno sguardo più umano sul trauma e sulle fragilità psicologiche degli artisti coinvolti nella trasposizione della storia di Gein.
Enid Watkins – Robin Weigert
Robin Weigert (Deadwood, Smile) interpreta Enid, madre di Adeline Watkins. Contraddittoria e razionale, rappresenta la parte della comunità che, pur scettica, finisce per lasciarsi ingannare dalla facciata innocua di Gein. Il suo ruolo sottolinea la facilità con cui la banalità del male può infiltrarsi nel quotidiano.
Un ritorno al vero orrore americano
Con questa stagione, Monster non si limita a raccontare un serial killer: indaga il modo in cui società, media e industria dell’intrattenimento si nutrono del macabro. La storia di Ed Gein è un viaggio nella psiche disturbata di un uomo, ma anche nello specchio oscuro della cultura pop americana.
Attraverso un cast d’eccezione e una narrazione stratificata, Ryan Murphy ci ricorda che i veri mostri non sono sempre quelli che ci aspettiamo — e che a volte abitano dietro le porte più innocue.