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Netflix in trattativa esclusiva per acquisire Warner Bros. Discovery

Netflix apre trattative esclusive per acquisire Warner Bros. Discovery e HBO Max, avviando un possibile riassetto senza precedenti.

Netflix ha avviato trattative esclusive per acquisire gli asset cinematografici, televisivi e lo streaming HBO Max di Warner Bros. Discovery, in quella che potrebbe diventare una delle riorganizzazioni più radicali dell’intrattenimento moderno. La decisione, come riportato da Variety, segue una dura guerra di offerte in cui Netflix ha superato Paramount Skydance e Comcast, entrambe interessate a una parte del patrimonio WBD. Paramount Skydance, guidata da David Ellison e sostenuta da fondi mediorientali, puntava all’acquisizione totale, mentre Netflix e Comcast miravano soprattutto a studi e streaming. Le tensioni sono aumentate quando Paramount ha accusato Netflix di irregolarità e possibili conflitti di interesse nel processo.

Warner Bros. Discovery, nata nel 2022 dalla fusione tra WarnerMedia di AT&T e Discovery Communications, era già in una fase di profonda ristrutturazione a causa del crollo del valore azionario, al punto che il consiglio aveva approvato un piano di spin-off delle attività di studio e streaming, separandole dai canali via cavo storici come CNN, TNT e TBS. L’arrivo dell’offerta di Ellison ha accelerato le dinamiche competitive, rendendo inevitabile l’escalation delle proposte.

Per Netflix, storicamente restia a grandi acquisizioni hollywoodiane, l’opportunità rappresenta una svolta strategica. Il catalogo Warner Bros., con classici come Casablanca e Il falcone maltese, serie iconiche come Friends, e l’intero universo DC, insieme alle proprietà HBO che includono titoli come I Soprano, The Wire e Il Trono di Spade, costituisce un patrimonio unico e difficilmente replicabile. Un eventuale accordo darebbe a Netflix un peso mai visto a Hollywood, con una capitalizzazione già oggi superiore a quella di Disney.

La possibile concentrazione tra Netflix e WBD ha scatenato forti reazioni nel settore. Una lettera anonima di importanti talenti ha avvertito il Congresso che la fusione potrebbe “strozzare” il mercato cinematografico, riducendo la produzione per le sale e il valore delle finestre di sfruttamento. Anche la Directors Guild of America ha espresso “notevoli preoccupazioni”, annunciando un confronto diretto con Netflix. Ancora più critica Cinema United, che considera l’operazione una minaccia senza precedenti per sale, comunità locali e intere economie legate al cinema.

Resta cruciale il nodo regolamentare: in un contesto politico incerto, ottenere l’approvazione governativa potrebbe essere un percorso complesso. Fonti vicine a Netflix invitano alla prudenza e affermano che ogni decisione sulla distribuzione cinematografica sarà valutata solo dopo un’eventuale acquisizione. Se l’accordo andasse in porto, potrebbe ridefinire in modo irreversibile gli equilibri tra streaming, cinema e produzioni tradizionali.


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