Old Man & The Gun, la recensione: l’ultimo grande saluto di Robert Redford

La recensione di Old Man & The Gun, l’addio alle scene di Robert Redford alla tredicesima Festa del Cinema di Roma. 

L’attore e regista statunitense Robert Redford, giunto a cinquantasei anni di carriera, decide di lasciare le scene con un’ultima, grande e indimenticabile interpretazione nel film “The Old Man & The Gun”, scritto e diretto da David Lowery. Il film è stato presentato in anteprima nella Selezione Ufficiale della Festa del Cinema di Roma, un’occasione perfetta per omaggiare una delle figure più iconiche del cinema contemporaneo.

Redford, premio Oscar nel 1981 per Gente comune, e onorato nel 2002 con l’Oscar alla Carriera, è stato protagonista di un video tributo che ha celebrato la sua straordinaria carriera, raccogliendo momenti significativi ed emozionanti del suo percorso artistico. Con questo film, Redford regala ancora una volta una performance che conferma il suo immenso talento e carisma, qualità che lo hanno reso un’icona mondiale. La sua presenza sullo schermo, anche a più di mezzo secolo dal suo debutto, è ancora capace di incantare e commuovere il pubblico, ricordandoci perché è stato uno dei grandi maestri del cinema.

Antonio Monda, direttore artistico della Festa del Cinema, ha così commentato: “La Festa del Cinema rende omaggio a Robert Redford, icona del cinema e magnifico cineasta. Siamo onorati di presentare un film come The Old Man & The Gun che conferma la sua impareggiabile classe, e per l’occasione, abbiamo realizzato un montaggio nel quale celebreremo la sua straordinaria carriera.” Un tributo più che giustificato, in quanto il film rappresenta un capitolo importante nella lunga e affascinante carriera di Redford.

The Old Man & The Gun è ispirato alla vera storia di Forrest Tucker, un uomo che ha trascorso gran parte della sua vita tra rapine in banca ed evasioni dalle carceri, fino alla sua temeraria fuga, all’età di 70 anni, dalla prigione di San Quentin. Le sue incredibili gesta, che hanno lasciato disorientate le forze dell’ordine e catturato l’immaginazione dell’opinione pubblica americana, sono descritte con uno stile unico e raffinato, che mette in luce la classe e l’eleganza con cui Tucker, interpretato da Redford, affronta ogni rapina, quasi come un gentiluomo.

Accanto a lui, nel film, troviamo un cast di supporto altrettanto eccellente: l’investigatore John Hunt, interpretato da Casey Affleck, che si lascia affascinare dalla figura di Tucker, nonostante la sua “carriera” di criminale, e Jewel, interpretata da Sissy Spacek, una donna che ama Tucker nonostante la sua vita da ladro. L’alchimia tra questi personaggi è palpabile e contribuisce a rendere il film una riflessione emozionante su amicizia, amore, rispetto e lealtà.

La narrazione del film è sobria ed elegante, priva di eccessi, ma ricca di ironia e sensibilità. Ogni scena è costruita con attenzione ai dettagli, trasmettendo al pubblico una vasta gamma di emozioni senza mai scadere nel melodramma. La sceneggiatura riesce a mantenere alta l’attenzione dello spettatore, che rimane inevitabilmente rapito dallo schermo, osservando ogni sfumatura emotiva e comportamentale dei personaggi. In questo modo, The Old Man & The Gun riesce a centrare il suo obiettivo: raccontare la storia di un uomo che desidera semplicemente vivere la propria vita con passione, senza nuocere a nessuno, un uomo che, nonostante la sua età, non ha mai smesso di sentirsi vivo.

La pellicola, dunque, non è solo un film di rapine o un racconto su un ladro anziano, ma una riflessione sul senso della vita, sulla voglia di sentire il battito del cuore anche quando gli anni avanzano. Il tutto è reso possibile dalla maestria di Redford, il cui carisma è in grado di far emergere la profondità di un personaggio che, pur nella sua “irregolarità”, ci ricorda quanto sia importante vivere con autenticità e senza rimpianti.

In conclusione, The Old Man & The Gun è un film che va assaporato fino all’ultimo minuto. Ogni particolare, ogni gesto, ogni sguardo sono da leggere e scrutare con attenzione, per apprezzare la bellezza della storia e della performance di Robert Redford. Il film lascia la speranza che, proprio come il suo personaggio Forrest Tucker, anche Redford, ascoltando quel brivido che lo ha accompagnato per tutta la vita, possa tornare un giorno per una possibile, e definitiva, performance. Un’uscita dal grande schermo che rimarrà impressa nel cuore di chi ha amato il cinema.

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Emanuela Giuliani

Il Voto della Redazione:

7


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