PER IL BENE MIO DI PIPPO MEZZAPESA, AL CINEMA DAL 4 OTTOBRE
Dopo la calorosa accoglienza, gli applausi e la commozione in sala all’anteprima mondiale alle Giornate degli Autori della Mostra del Cinema di Venezia, Il bene mio il nuovo film di Pippo Mezzapesa con Sergio Rubini, arriverà nelle sale dal 4 ottobre con Altre Storie.
“Il bene mio è tutto ciò per cui si vive, combatte e resiste. L’amore, l’incanto del ricordo, la memoria come seme per il domani. Il bene privato e collettivo. Il titolo del film racchiude tutto questo” – racconta il regista del suo film. Una produzione Altre Storie con Rai Cinema, prodotto da Cesare Fragnelli, con il contributo del MiBACT– Direzione Generale per il Cinema e di Apulia Film Commission.
Una storia che nasce dal desiderio di raccontare le vicende di un uomo ‘custode della memoria’ e di un’intera comunità perduta, che non riesce più a ritrovare sè stessa. Protagonista del film è Sergio Rubini, nel ruolo di Elia, ultimo abitante del paese fantasma di Provvidenza, distrutto dal terremoto. Una voce fuori dal coro che non vuole abbandonare quelle strade solo apparentemente senz’anima, in realtà vive e piene di ricordi. Perché, solo attraverso la memoria quella ferita profonda si potrà forse rimarginare…
Accanto a Sergio Rubini ci sono gli altri ‘abitanti’ di Provvidenza, interpretati da Sonya Mellah, Teresa Saponangelo, Dino Abbrescia, Francesco De Vito, Michele Sinisi, Caterina Valente. Ognuno con la propria storia, ognuno con il proprio modo di esorcizzare il dolore che li accomuna.
“Il film ha i toni di una poesia semplice, ma estremamente evocativa – aggiunge il produttore Cesare Fragnelli – Si fa portavoce di novità, di disperazione e allo stesso tempo di felicità e speranza. Dal primo istante è stato un film da farsi, per la sua forma diversa, poetica, saggia, commovente. È meraviglioso l’insieme di amore, solitudine e felicità che dona”.
Il film è stato girato tra la Puglia e la Campania, la sceneggiatura è stata scritta da Pippo Mezzapesa insieme ad Antonella Gaeta e Massimo De Angelis, la fotografia è curata da Giorgio Giannoccaro, il montaggio da Andrea Facchini, la scenografia da Michele Modafferi e i costumi da Sara Fanelli.
SINOSSI
Elia, ultimo abitante di Provvidenza, paese distrutto da un terremoto, rifiuta di adeguarsi al resto della comunità che, trasferendosi a “Nuova Provvidenza”, ha preferito dimenticare. Per Elia, invece, il suo paese vive ancora e, grazie all’aiuto del suo vecchio amico Gesualdo, cerca di tenerne vivo il ricordo. Quando il Sindaco gli intima di abbandonare Provvidenza, Elia sembrerebbe quasi convincersi a lasciare tutto, se non cominciasse, d’un tratto, ad avvertire una strana presenza. In realtà, a nascondersi tra le macerie della scuola, dove durante il terremoto perse la vita sua moglie, è Noor. Lei è una giovane donna in fuga e sarà questo incontro, insieme al desiderio di continuare a custodire la memoria di Provvidenza, a mettere Elia di fronte a un’inesorabile scelta.
La Redazione.