Piccole Donne , la recensione: la fresca ed emozionante lettura di Greta Gerwig

La recensione della fresca ed emozionante lettura diretta da Greta Gerwig del celebre romanzo di: Piccole Donne.

“Piccole Donne” è un romanzo intramontabile, che ha accompagnato generazioni di lettori sin dalla sua pubblicazione nel 1868/69, scritto dalla talentuosa Louisa May Alcott. Una storia che, nonostante gli anni passati, continua a toccare il cuore di chi la legge, diventando parte integrante della cultura letteraria mondiale. Non è quindi sorprendente che il libro abbia ispirato numerosi adattamenti cinematografici e televisivi nel corso degli anni, con più di una dozzina di versioni, dalle prime del 1918 e del 1933 con Katherine Hepburn, fino ai più recenti, come quello del 1994 con Winona Ryder, e l’attuale versione del 2019, diretta da Greta Gerwig.

Il film della Gerwig ha suscitato una crescente curiosità, soprattutto per il suo approccio fresco e moderno alla storia, pur rispettando fedelmente l’atmosfera e la trama originale. La regista, già nota per il successo di “Lady Bird”, ha saputo ripercorrere la storia delle quattro sorelle March con una narrazione che non delude, ma al contrario arricchisce. La sua versione si distingue per la vitalità, la freschezza e l’intensa emotività che riesce a trasmettere, mantenendo intatti i valori di “sorellanza” e unione che hanno sempre caratterizzato il libro.

La Gerwig riesce a alternare il passato e il presente con una narrazione che non stravolge la trama, ma che dona a ogni scena un respiro contemporaneo e dinamico, riflettendo così l’universalità del messaggio. Le emozioni, i sentimenti e i legami tra le sorelle vengono trasmessi come piccoli segreti tramandati di madre in figlia, creando un’atmosfera che coinvolge e affascina. È un film che non solo intrattiene, ma che fa battere il cuore, portando lo spettatore a riflettere su quei valori profondi di famiglia, amore e crescita personale.

Nel cast, spiccano le interpretazioni di Saoirse Ronan, Emma Watson, Florence Pugh e Eliza Scanlen, che interpretano le quattro sorelle March – Jo, Meg, Amy e Beth – ognuna con una personalità ben definita e un sogno da perseguire. Ma è anche il personaggio di Marmee, interpretato da Laura Dern, che emerge come una figura centrale nel film: una madre capace di unire, sostenere e guidare le sue figlie con forza e compassione. L’approccio di Gerwig, con il suo tocco delicato, ci mostra la capacità di Marmee di gestire le diverse personalità, pur mantenendo l’armonia familiare.

La storia delle sorelle March è universale: affrontano sogni, difficoltà, tragedie e lutti, ma sempre con la consapevolezza di poter contare l’una sull’altra. Questi valori, purtroppo, spesso negati alle donne, si riflettono in una delle frasi più celebri del libro, pronunciata da Jo: “Le donne hanno una mente, un’anima e non soltanto un cuore. Hanno ambizioni e talenti e non soltanto bellezza. Sono così stanca di sentir dire che l’amore e la famiglia sono le uniche cose per cui è fatta una donna.”

In questo contesto, “Piccole Donne” non è solo un racconto di crescita e resilienza, ma anche un potente manifesto del diritto delle donne a perseguire i propri sogni, a essere valorizzate per ciò che sono e non solo per ciò che la società si aspetta da loro. La versione di Gerwig riesce a cogliere questo spirito senza cadere nella retorica, regalando una storia che riesce a toccare corde emozionali profonde senza mai risultare troppo didascalica.

Dal punto di vista visivo, il film è un capolavoro di equilibrio e cura nei dettagli: dalle scenografie affascinanti ai costumi impeccabili, ogni elemento è studiato per rafforzare l’atmosfera e rendere la visione ancora più coinvolgente. Inoltre, la scelta del cast è perfetta, con Meryl Streep nei panni della severa zia March, Timothée Chalamet nel ruolo di Laurie, e Louis Garrel come il professore Bhaer, accanto a una straordinaria Saoirse Ronan, Emma Watson, Florence Pugh e Eliza Scanlen.

Una rilettura appassionante e ben studiata di una storia che continua a emozionare. “Piccole Donne” di Greta Gerwig è una visione intima, sentita e ricca di significato, che ha tutte le carte in regola per fare parlare di sé durante la stagione degli Oscar 2020, dove è candidata come Miglior Film. Una pellicola che non solo porta sul grande schermo il calore e la bellezza di una storia senza tempo, ma lo fa con un tocco moderno, vibrante e autentico, che non mancherà di conquistare il cuore di ogni spettatore.

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Emanuela Giuliani

Il Voto della Redazione:

8


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