Pinocchio di Matteo Garrone, la recensione: Un Viaggio Tra Tradizione e Modernità

La recensione di Pinocchio diretto da Matteo Garrone, un viaggio tra tradizione e modernità del racconto di Collodi.

Nel suo adattamento del celebre “Pinocchio” di Carlo Collodi, Matteo Garrone porta sullo schermo una versione del classico senza tempo che riesce a sorprendere e a commuovere, rispettando la tradizione ma al tempo stesso reinventandola con grande sensibilità e maestria. Il regista, già conosciuto per lavori come Dogman, riesce a plasmare questa storia universale, facendola propria, senza mai tradirne l’essenza.

Come affermava Michelangelo, ogni blocco di pietra contiene già la sua forma, e in questo caso, il blocco di legno da cui prende vita Pinocchio è il cuore pulsante di una storia che parla di speranza, amore e crescita. Geppetto, interpretato in maniera straordinaria da Roberto Benigni, è un uomo semplice, che vive una miseria umana e materiale, ma la sua vita cambierà per sempre quando, scolpendo un tronco, darà vita al suo amato figlio. Il piccolo Pinocchio, interpretato dal talentuoso Federico Ielapi, diventa un simbolo di speranza e di riscatto per un uomo che sogna una vita migliore, lontana dalla solitudine e dalla povertà.

Il film si dipana attraverso un racconto ricco di emozioni, che Garrone costruisce con immagini potenti e simboliche, ispirandosi alla tradizione pittorica dei Macchiaioli e a quelle atmosfere povere e nostalgiche del capolavoro di Luigi Comencini. Ogni scena è una tela che esprime non solo la bellezza visiva ma anche la malinconia di un mondo che, purtroppo, molti conoscono sulla propria pelle. La solitudine e la lotta per la sopravvivenza sono raccontate in maniera toccante, facendo entrare lo spettatore in un mondo che ha tanto da insegnare.

La relazione tra Geppetto e Pinocchio è il cuore pulsante di questa storia, un amore paterno che supera tutte le difficoltà. Nonostante le difficoltà della vita e le peripezie del burattino, il legame tra padre e figlio è indissolubile. La scena in cui Geppetto grida “M’è nato un figlio!” rimarrà nell’anima dello spettatore, seguita dal viaggio che lo porterà a cercare il suo figlio ribelle e indisciplinato, ma anche incredibilmente umano, e che ci ricorda le difficoltà e le gioie di crescere.

Le disavventure di Pinocchio, dalle ingannevoli trappole del Gatto e della Volpe, interpretati rispettivamente da Rocco Papaleo e Massimo Ceccherini, fino all’incontro con la dolce Fata Turchina, interpretata da Marine Vacth, mostrano il percorso di crescita del protagonista. Il viaggio di Pinocchio diventa così un cammino di consapevolezza e di comprensione di ciò che significa essere amato e amare, di come ogni errore sia parte di un processo di maturazione, e di come il vero amore e la fiducia possano guarire le ferite più profonde.

Il film di Garrone non è solo un adattamento della fiaba, ma anche una critica alla nostra società attuale, che spesso dimentica i valori più importanti. La società materialista e frenetica viene evocata in modo sottile, ma con forza, attraverso battute memorabili e simbolismi che costringono lo spettatore a riflettere. La scena del tonno che dice “Non mi hanno mai baciato prima” o quella del giudice scimmia che ironizza su come “gli innocenti vanno in prigione” sono solo alcuni degli spunti che Garrone inserisce nel suo racconto, offrendo un punto di vista più amaro e riflessivo sulla realtà in cui viviamo.

“Pinocchio” di Garrone è un’opera che va oltre la semplice fiaba per diventare una riflessione sulla crescita, sul coraggio di cambiare e sull’importanza dei legami umani. Con una narrazione ricca e densa di significati, il film riesce a coinvolgere lo spettatore in modo profondo, toccando temi universali che sono più rilevanti che mai. Una storia che emoziona, che commuove e che invita a riflettere sul valore dell’amore, della famiglia e della responsabilità.

Un’avventura per tutta la famiglia che, grazie alla sua sincerità e bellezza, non delude mai le aspettative. Un’opera che non solo rispetta la tradizione, ma la arricchisce e la fa rivivere in una nuova luce, conquistando anche gli spettatori più nostalgici e appassionati.

Emanuela Giuliani

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Il Voto della Redazione:

8


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