Festa del Cinema di Roma 2025: Pirandello – Il gigante innamorato di Costanza Quatriglio nella sezione Freestyle.
Sarà presentata alla Festa del Cinema di Roma 2025, nella sezione Freestyle, la docufiction Pirandello – Il gigante innamorato, realizzata per celebrare i novant’anni dalla morte del grande drammaturgo.
Otto donne raccontano liberamente la propria verità su Luigi Pirandello, ma soprattutto su sé stesse: la madre, la nutrice, le fidanzate, la moglie, la figlia, l’attrice. Ironiche, persino spietate, hanno desideri, bisogni, conoscenza e qualche certezza. La cornice è il teatro, ma anche la vita. Sul crinale tra rappresentazione e testimonianza, utilizzando immagini di repertorio, musica e performance dal vivo, Il gigante innamorato entra nell’intimità crudele dell’uomo genio attraverso la spiazzante sincerità delle presenze femminili che hanno dato linfa alla sua arte. Dall’Unità d’Italia agli anni Trenta, la docufiction è anche un viaggio giocoso nella moda, nel costume e nella condizione esistenziale e materiale delle donne all’interno della famiglia e nella società.
“Il gioco è stata la chiave di lettura che mi ha permesso di immaginare per ogni attrice una modalità diversa di stare sulla scena – dice la regista Costanza Quatriglio. “Austera la madre; veloce come un furetto la nutrice; dolce figurina alla Renoir il primo amore; riccona siciliana piena di pregiudizi la cugina – a cui brucia ancora quel tradimento con la libera (e liberty) fidanzata tedesca. E ancora la moglie, che passa dal convento allo sposalizio, con quel suo vestito bianco che l’abbraccia, e la figlia devota, rimasta per sempre figlia, contagiata dal malessere famigliare. Infine, Marta sul palcoscenico, l’unica a tener testa all’uomo Pirandello: racconta? recita?
Ognuna porta avanti il proprio discorso e la propria concezione del mondo, stabilendo con chi guarda una relazione di complicità. Il gioco, dunque, mi ha guidato nella scelta di portare al pubblico un linguaggio che sfugge alle definizioni e va nel territorio libero della commistione dei generi”.
Il film, diretto da Costanza Quatriglio, nasce da un’idea di Valentina Alferj e Pietrangelo Buttafuoco, e si sviluppa a partire da un soggetto condiviso tra Valentina Alferj, Piero Bodrato, Grazia Giardiello e la stessa regista. La sceneggiatura, frutto del lavoro congiunto di Bodrato, Giardiello e Quatriglio, dà forma a una narrazione intensa, sostenuta dalla fotografia sensibile di Sabrina Varani e dal montaggio di Luca Gasparini (a.m.c), che ne cura il ritmo con precisione. I costumi, firmati da Mary Montalto, contribuiscono a delineare l’identità visiva dei personaggi, selezionati con attenzione dal casting di Adriana Sabbatini. Le musiche originali di Giovanni Di Giandomenico accompagnano le immagini con delicatezza ed efficacia.
L’organizzazione generale è affidata a Nicoletta Maggi, mentre il coordinamento produttivo vede coinvolti Francesca Di Donna come produttrice delegata, Giulio Steve come produttore esecutivo e, per Rai, Andrea Ozza e Andreana Saint Amour di Chanaz. Il film è prodotto da Fulvio e Paola Lucisano per Italian International Film, società del gruppo Lucisano Media Group, in collaborazione con Rai Fiction, e distribuito da 01 Distribution.