Povere Creature! e Bella Baxter a Lisbona: avventura, libertà e la ricetta segreta dei celebri Pasteis de Nata.
Immaginate un mondo in cui le regole della società vengono capovolte e la curiosità diventa l’unica bussola: questo è l’universo di Povere creature! (Poor Things), il film diretto da Yorgos Lanthimos, vincitore del Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia. Visionario, provocatorio e intriso di estetica steampunk, il film intreccia critica sociale e riflessione sulla libertà femminile.
Tratto dall’omonimo romanzo di Alasdair Gray, il racconto segue Bella Baxter (Emma Stone), una giovane donna riportata in vita dallo scienziato Godwin Baxter (Willem Dafoe) dopo un esperimento straordinario che sostituisce il suo cervello con quello di un feto. Priva di convenzioni e pregiudizi vittoriani, Bella cresce come un essere nuovo, guidata solo dalla curiosità e dal desiderio di scoprire il mondo.
Quando fugge con l’avvocato libertino Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo), inizia un viaggio attraverso città europee — da Parigi a Lisbona, fino ad Alessandria d’Egitto — fatto di esplorazione fisica e spirituale, piacere, cultura e libertà personale.
È durante il soggiorno a Lisbona, città luminosa e vivace affacciata sull’oceano, che Bella assaggia uno dei dolci più celebri del Portogallo: i Pasteis de Nata, piccole tartellette di pasta sfoglia croccante, ripiene di una crema vellutata al limone e cannella.
La ricetta di questi dolci affonda le sue origini nel XIX secolo, nel quartiere di Belém, dove i monaci del Mosteiro dos Jerónimos iniziarono a prepararli per sostenere economicamente il convento. Dopo la chiusura dei monasteri, la ricetta fu tramandata a una pasticceria locale che ne ancora oggi ne custodisce gelosamente la formula originale.
Simbolo di Lisbona e della sua storia, i Pasteis de Nata rappresentano l’incontro perfetto tra semplicità e raffinatezza, proprio come il percorso di Bella, che attraverso l’esperienza e la scoperta trova la propria libertà.
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INGREDIENTI
Per la pasta sfoglia:
- 115 g di burro o margarina
- 165 g di farina 00
- 1 pizzico di sale
- 100 ml di acqua
Per lo sciroppo:
- 175 ml di acqua
- 200 g di zucchero
- Buccia di 1 limone
- 1 bastoncino di cannella
Per la crema:
- 17 g di amido di mais
- 25 g di farina 00
- 250 ml di latte
- 5 tuorli
- 1 pizzico di sale
PREPARAZIONE
Pasta sfoglia: ricoprite il burro con carta forno e, con un mattarello, appiattitelo fino a ottenere un rettangolo. Riponetelo in frigo per 15 minuti. Nel frattempo, create una fontana con la farina, aggiungete un pizzico di sale e versate lentamente l’acqua, impastando fino a ottenere un panetto liscio e compatto. Avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare in frigo per circa 15 minuti.
Trascorso il tempo, stendete il panetto a rettangolo, posizionate il burro al centro e richiudete l’impasto attorno ad esso, mantenendo la forma rettangolare. Allungate l’impasto con il mattarello e piegatelo a metà, ripetendo questa operazione due volte. Ristendetelo a rettangolo, inumiditelo leggermente con acqua e arrotolatelo. Avvolgetelo nella pellicola e rimettetelo in frigo per altri 15 minuti.
Sciroppo: in un pentolino, portate a bollore acqua, zucchero, buccia di limone e stecca di cannella per circa 2 minuti. Eliminate limone e cannella e lasciate raffreddare.
Crema: in un pentolino, mescolate farina, amido di mais e un pizzico di sale. Aggiungete il latte a filo, mescolando continuamente per evitare grumi. Cuocete a fuoco basso fino a quando la crema si addensa. Togliete dal fuoco e incorporate poco alla volta lo sciroppo, coprite con pellicola e lasciate raffreddare in frigorifero.
Assemblaggio dei pasteis: stendete la pasta sfoglia e ritagliate delle rondelle da sistemare in pirottini imburrati, stendendole delicatamente con i pollici umidi. Amalgamate alla crema i tuorli e versatela nei pirottini senza riempirli fino al bordo.
Cuocete in forno preriscaldato a 250°C per 25–30 minuti. Una volta sfornati, lucidate la superficie con una soluzione di acqua calda e zucchero e, se desiderate, completate con una spolverata di cannella o zucchero a velo.






