Sarà presentato in anteprima italiana ad Alice nella Città 2025: Rebuilding, con protagonista Josh O’Connor.
Minerva Pictures è lieta di annunciare che Rebuilding, opera seconda del regista statunitense Max Walker-Silverman con protagonista la star britannica Josh O’Connor, entra nella Selezione Ufficiale di Alice nella città 2025. Il film sarà presentato in anteprima italiana venerdì 24 ottobre alle ore 21:00 presso l’Auditorium Conciliazione (via della Conciliazione, 4) alla presenza del regista.
Rebuilding arriverà nelle sale italiane nel 2026 grazie a FilmClub Distribuzione.
Dopo l’anteprima mondiale al Sundance Film Festival e la partecipazione al Karlovy Vary International Film Festival, il film prosegue il suo percorso internazionale approdando in anteprima italiana a Roma.
Ambientato nelle vaste pianure del Colorado, il film si svolge nel cuore del selvaggio West e racconta una storia che parla di perdita, solidarietà e della fragile bellezza delle seconde occasioni. Al centro della vicenda Dusty (Josh O’Connor), ultimo discendente di una lunga stirpe di cowboy che, dopo aver perso tutto in un incendio che ha raso al suolo il ranch di famiglia, si ritrova a vivere in un campo della protezione civile.
Padre divorziato e in difficoltà, cerca di capire come andare avanti e prendersi cura della figlia, la piccola Callie Rose (Lily LaTorre). Nel caos e nella precarietà di un campeggio di roulotte abitato da sfollati come lui, Dusty trova un’inaspettata solidarietà in una piccola comunità di sconosciuti che diventano in poco tempo come una vera famiglia.
Nel silenzio e nella precarietà del quotidiano, Dusty inizia così a ricostruire: non solo un tetto, ma anche i legami affettivi con la figlia, la sua ex moglie Ruby (Meghann Fahy) e soprattutto con se stesso.
Acclamato per le sue interpretazioni nella serie Netflix The Crown e nei film La Chimera di Alice Rohrwacher e Challengers di Luca Guadagnino, Josh O’Connor offre qui una performance di straordinaria profondità emotiva, capace di tratteggiare con delicatezza le crepe e le resistenze di un uomo ferito ma non spezzato.
Il regista Max Walker-Silverman, già apprezzato per il suo stile poetico e minimalista (“A Love Song”), si conferma come una delle voci più autentiche e originali del cinema indipendente americano, raffigurando con sensibilità il volto umano dell’America rurale contemporanea.