Categoria: Recensioni film al cinema

  • Il Falsario, la recensione: un ritratto tra arte, inganno e potere nella Roma degli anni Settanta

    Il Falsario, la recensione: un ritratto tra arte, inganno e potere nella Roma degli anni Settanta

    Il Falsario racconta la storia di un artista-falsario nella Roma degli anni ’70, tra inganni, potere e il sottile confine tra vero e falso. C’è un tempo, nella storia italiana, in cui la linea tra il genio e la truffa, tra l’artista e l’impostore, tra il bello e il falso si faceva sottile come una…

  • Anemone, la recensione: il ritorno di Daniel Day-Lewis tra i fantasmi della memoria

    Anemone, la recensione: il ritorno di Daniel Day-Lewis tra i fantasmi della memoria

    Anemone: il toccante ritorno di Daniel Day-Lewis in un dramma familiare tra memoria, colpa e fragili legami. A otto anni dal suo silenzioso addio con Il filo nascosto, Daniel Day-Lewis torna sullo schermo in modo del tutto inaspettato con Anemone, un dramma familiare intimo e toccante, scritto a quattro mani con il figlio Ronan Day-Lewis,…

  • Springsteen: Liberami dal Nulla, recensione: il silenzio, una chitarra e l’America spezzata

    Springsteen: Liberami dal Nulla, recensione: il silenzio, una chitarra e l’America spezzata

    Springsteen: Liberami dal Nulla è il ritratto intimo di un artista alla ricerca di sé stesso, di cosa significa perdersi e ritrovarsi. Con Springsteen: Liberami dal Nulla, Scott Cooper ci porta là dove tutto è cominciato, o forse dove tutto rischiava di finire: nel 1982, nel silenzio di una stanza spoglia, armato solo di una…

  • Cinque secondi di Paolo Virzì, la recensione: il tempo di cambiare

    Cinque secondi di Paolo Virzì, la recensione: il tempo di cambiare

    Cinque Secondi di Paolo Virzì è un film intimo e malinconico che racconta rinascita e solitudine nella campagna toscana. Presentato in anteprima alla ventesima edizione della Festa del Cinema di Roma, nella sezione Grand Public, Cinque Secondi segna il ritorno di Paolo Virzì a un racconto intimo e generazionale, ambientato nella campagna toscana. Il regista…

  • 40 Secondi, la recensione: il coraggio di Willy, la resa di una società

    40 Secondi, la recensione: il coraggio di Willy, la resa di una società

    40 Secondi, il film su Willy Monteiro Duarte: una riflessione intensa su violenza giovanile, coraggio e responsabilità sociale. Nel quinto anniversario della tragica scomparsa di Willy Monteiro Duarte, Vincenzo Alfieri presenta in anteprima, alla 20ª Festa del Cinema di Roma, 40 Secondi, tratto dal libro 40 Secondi. Willy Monteiro Duarte. La luce del coraggio e…

  • Hedda, la recensione: una rilettura intensa ma con qualche limite del classico di Ibsen

    Hedda, la recensione: una rilettura intensa ma con qualche limite del classico di Ibsen

    Hedda di Nia DaCosta esplora l’identità femminile con eleganza e distacco, tra simbolismi e tensioni emotive in una rilettura moderna. Dopo essersi cimentata con l’horror di Candyman e aver affrontato il cinecomic con The Marvels, Nia DaCosta torna a un cinema più intimo e personale con Hedda Gabler, una libera rivisitazione del celebre dramma in…

  • Good Boy, la recensione: il terrore visto da chi ci protegge

    Good Boy, la recensione: il terrore visto da chi ci protegge

    Good Boy, l’horror rivelazione raccontato dal punto di vista di un cane, un thriller sensoriale che unisce empatia e terrore quotidiano. Cosa succede quando il punto di vista del classico horror viene completamente ribaltato e, al posto dell’eroe umano, ci ritroviamo a seguire le orme, o meglio, le zampe, di un cane? Good Boy, sorprendente…

  • La vita va così, la recensione: tra radici, identità e cambiamento

    La vita va così, la recensione: tra radici, identità e cambiamento

    La vita va così, Riccardo Milani apre la Festa del Cinema 2025 con un film tra radici, identità e cambiamento. Con uno sguardo attento sull’Italia di oggi, Riccardo Milani inaugura la 20ª edizione della Festa del Cinema di Roma unendo memoria, identità e tensioni sociali con La vita va così, nelle sale il 23 ottobre,…

  • Eddington, la recensione: è un brutto passo falso per Ari Aster

    Eddington, la recensione: è un brutto passo falso per Ari Aster

    Alla Festa del Cinema di Roma presentato il film del regista americano, un mix di genere sconclusionato e irritante. Ari Aster era considerato il futuro dell’autorialità americana, almeno così si diceva ai tempi di “Hereditery” e “Midsommar”. Ma dopo “Beau ha paura”, il cineasta newyorkese inciampa di nuovo, malamente tra l’altro, trascinando con sé un…

  • The Mastermind, la recensione: un colpo mancato

    The Mastermind, la recensione: un colpo mancato

    The Mastermind di Kelly Reichardt: ironia e crisi personale nell’America degli anni ’70, con un buon inizio ma un finale debole. Tra le registe più riconoscibili del cinema indipendente americano, Kelly Reichardt, con The Mastermind, prova a unire il sottile tono ironico del film di rapina con una riflessione più seria sul fallimento personale e…