Categoria: Recensioni film al cinema

  • Hamnet, la recensione: quando il dolore diventa arte e memoria

    Hamnet, la recensione: quando il dolore diventa arte e memoria

    Hamnet di Chloé Zhao racconta il dolore di una madre, trasformando la perdita in arte, memoria e resilienza senza tempo. Dopo aver raccontato l’America invisibile in Nomadland e indagato la solitudine nell’anima del West in The Rider, Chloé Zhao torna a emozionare con Hamnet, un’opera intima e dal respiro universale, ispirata all’omonimo romanzo di Maggie…

  • California Schemin’, la recensione: il debutto alla regia di James McAvoy tra identità e inganno

    California Schemin’, la recensione: il debutto alla regia di James McAvoy tra identità e inganno

    Il debutto alla regia di James McAvoy con California Schemin’: tra identità, ambizione e inganno nel biopic dei Silibil N’ Brains. James McAvoy, attore di grande talento noto soprattutto per ruoli in film come X-Men e Split, fa il suo debutto dietro la macchina da presa con California Schemin’, un biopic musicale che racconta la…

  • Il Falsario, la recensione: un ritratto tra arte, inganno e potere nella Roma degli anni Settanta

    Il Falsario, la recensione: un ritratto tra arte, inganno e potere nella Roma degli anni Settanta

    Il Falsario racconta la storia di un artista-falsario nella Roma degli anni ’70, tra inganni, potere e il sottile confine tra vero e falso. C’è un tempo, nella storia italiana, in cui la linea tra il genio e la truffa, tra l’artista e l’impostore, tra il bello e il falso si faceva sottile come una…

  • Anemone, la recensione: il ritorno di Daniel Day-Lewis tra i fantasmi della memoria

    Anemone, la recensione: il ritorno di Daniel Day-Lewis tra i fantasmi della memoria

    Anemone: il toccante ritorno di Daniel Day-Lewis in un dramma familiare tra memoria, colpa e fragili legami. A otto anni dal suo silenzioso addio con Il filo nascosto, Daniel Day-Lewis torna sullo schermo in modo del tutto inaspettato con Anemone, un dramma familiare intimo e toccante, scritto a quattro mani con il figlio Ronan Day-Lewis,…

  • Springsteen: Liberami dal Nulla, recensione: il silenzio, una chitarra e l’America spezzata

    Springsteen: Liberami dal Nulla, recensione: il silenzio, una chitarra e l’America spezzata

    Springsteen: Liberami dal Nulla è il ritratto intimo di un artista alla ricerca di sé stesso, di cosa significa perdersi e ritrovarsi. Con Springsteen: Liberami dal Nulla, Scott Cooper ci porta là dove tutto è cominciato, o forse dove tutto rischiava di finire: nel 1982, nel silenzio di una stanza spoglia, armato solo di una…

  • Cinque secondi di Paolo Virzì, la recensione: il tempo di cambiare

    Cinque secondi di Paolo Virzì, la recensione: il tempo di cambiare

    Cinque Secondi di Paolo Virzì è un film intimo e malinconico che racconta rinascita e solitudine nella campagna toscana. Presentato in anteprima alla ventesima edizione della Festa del Cinema di Roma, nella sezione Grand Public, Cinque Secondi segna il ritorno di Paolo Virzì a un racconto intimo e generazionale, ambientato nella campagna toscana. Il regista…

  • 40 Secondi, la recensione: il coraggio di Willy, la resa di una società

    40 Secondi, la recensione: il coraggio di Willy, la resa di una società

    40 Secondi, il film su Willy Monteiro Duarte: una riflessione intensa su violenza giovanile, coraggio e responsabilità sociale. Nel quinto anniversario della tragica scomparsa di Willy Monteiro Duarte, Vincenzo Alfieri presenta in anteprima, alla 20ª Festa del Cinema di Roma, 40 Secondi, tratto dal libro 40 Secondi. Willy Monteiro Duarte. La luce del coraggio e…

  • Hedda, la recensione: una rilettura intensa ma con qualche limite del classico di Ibsen

    Hedda, la recensione: una rilettura intensa ma con qualche limite del classico di Ibsen

    Hedda di Nia DaCosta esplora l’identità femminile con eleganza e distacco, tra simbolismi e tensioni emotive in una rilettura moderna. Dopo essersi cimentata con l’horror di Candyman e aver affrontato il cinecomic con The Marvels, Nia DaCosta torna a un cinema più intimo e personale con Hedda Gabler, una libera rivisitazione del celebre dramma in…

  • Good Boy, la recensione: il terrore visto da chi ci protegge

    Good Boy, la recensione: il terrore visto da chi ci protegge

    Good Boy, l’horror rivelazione raccontato dal punto di vista di un cane, un thriller sensoriale che unisce empatia e terrore quotidiano. Cosa succede quando il punto di vista del classico horror viene completamente ribaltato e, al posto dell’eroe umano, ci ritroviamo a seguire le orme, o meglio, le zampe, di un cane? Good Boy, sorprendente…

  • La vita va così, la recensione: tra radici, identità e cambiamento

    La vita va così, la recensione: tra radici, identità e cambiamento

    La vita va così, Riccardo Milani apre la Festa del Cinema 2025 con un film tra radici, identità e cambiamento. Con uno sguardo attento sull’Italia di oggi, Riccardo Milani inaugura la 20ª edizione della Festa del Cinema di Roma unendo memoria, identità e tensioni sociali con La vita va così, nelle sale il 23 ottobre,…