Red Rocket: la sceneggiatura completa del nuovo film diretto da Sean Baker presentato all’ultima Festa del Cinema di Roma.
Presentato all’ultima edizione della Festa del Cinema di Roma, Red Rocket è l’ultimo lavoro del regista statunitense Sean Baker, già noto per film indipendenti come Tangerine e The Florida Project. Ancora una volta, Baker si concentra su personaggi ai margini della società, mettendo in luce mondi invisibili al cinema mainstream con uno sguardo realistico e a tratti ironico.
Protagonista del film, la cui sceneggiatura scritta dallo stesso Baker assieme a Chris Bergock, grazie a Deadline, potete leggere qui: RED ROCKET, è Mikey Saber, interpretato da Simon Rex, attore principalmente conosciuto per la sua partecipazione alla saga di Scary Movie. Mikey è un’ex pornostar caduta in disgrazia che, senza più un soldo e con la carriera in frantumi, decide di tornare nella sua città natale, Texas City, in Texas. Lì ritrova la moglie Lexi, con cui non ha più alcun rapporto affettivo, e la suocera, cercando rifugio sotto lo stesso tetto che aveva lasciato anni prima. Mikey si presenta come un uomo pentito e deciso a cambiare, ma ben presto la sua natura manipolatrice torna a galla.
Il punto di svolta arriva con l’incontro di Strawberry, una giovane cassiera di un negozio di ciambelle. La relazione con lei diventa l’ennesima opportunità per Mikey di sfruttare il prossimo, riaccendendo in lui il desiderio di tornare nel mondo dell’intrattenimento per adulti, ma attraverso una via ancora più moralmente ambigua: far entrare anche lei nell’industria.
Sean Baker ha spiegato come l’ispirazione per il personaggio di Mikey provenga da figure reali incontrate durante la lunga fase di ricerca per il film. “Ci siamo imbattuti in diversi uomini come Mikey Saber, e abbiamo scoperto che esisteva un vero e proprio archetipo: uomini affascinanti, carismatici, ma anche profondamente narcisisti e autodistruttivi. La loro psiche era al tempo stesso interessante e inquietante”, ha affermato il regista.
Red Rocket si configura quindi come un ritratto grottesco e amaro dell’America profonda, dove il sogno di riscatto è spesso solo un’illusione, e in cui il protagonista – eternamente convinto che la colpa sia sempre degli altri – incarna un’umanità decadente, in bilico tra farsa e tragedia.