Respect: la sceneggiatura del biopic su Aretha Franklin

Respect: la sceneggiatura completa del film biografico su Aretha Franklin diretto da Liesl Tommy  scritto assieme a Tracey Scott Wilson.

Il biopic Respect, dedicato alla vita della leggendaria regina della musica soul Aretha Franklin, è un film potente ed emozionante che racconta il lungo e difficile cammino della cantante verso il successo, l’autodeterminazione e il rispetto, non solo artistico ma anche personale. Uscito nelle sale italiane il 30 settembre 2021, il film è distribuito da Eagle Pictures e vede protagonista Jennifer Hudson, premio Oscar per Dreamgirls, scelta personalmente da Aretha Franklin prima della sua scomparsa per interpretare il proprio ruolo sul grande schermo.

Diretto dalla regista sudafricana Liesl Tommy, al suo debutto alla regia cinematografica dopo una brillante carriera televisiva, Respect si distingue per una narrazione intensa e profonda, che non si limita a glorificare l’icona della musica, ma ne esplora fragilità, traumi e conquiste. La sceneggiatura, scritta da Tommy insieme a Tracey Scott Wilson, che grazie a Deadline potete leggere qui: RESPECT, è concepita come un vero e proprio arco narrativo: non un semplice racconto cronologico dei successi della Franklin, ma un ritratto umano e autentico del suo percorso interiore.

Il film si apre sull’infanzia di Aretha, cresciuta a Detroit negli anni ‘50, immersa nella spiritualità del gospel e nella comunità afroamericana. Già da bambina, la sua voce straordinaria incanta chiunque la ascolti. Tuttavia, il talento precoce si scontra con un ambiente familiare complicato: il padre, il pastore C.L. Franklin (interpretato da Forest Whitaker), è una figura carismatica ma dominante, che esercita un forte controllo sulla figlia. Le ferite emotive della giovane Aretha – tra cui la perdita della madre e traumi subiti in età adolescenziale – vengono rappresentate con sensibilità, rendendo chiaro che la sua voce non è solo uno strumento musicale, ma una via di liberazione.

Man mano che cresce, Aretha cerca di emanciparsi artisticamente e personalmente. L’incontro con il produttore e compagno Ted White (interpretato da Marlon Wayans) rappresenta una tappa fondamentale, ma anche dolorosa, nel suo cammino: una relazione segnata da tensioni e abusi, che la spingerà a lottare ancora più duramente per affermarsi. È in questo contesto che la Franklin inizia a trovare la sua vera voce, reinterpretando brani noti con una forza nuova, come nel caso della celebre Respect, trasformata in un inno femminista e politico.

Il film è arricchito da un cast d’eccezione, tra cui spiccano Audra McDonald nel ruolo della madre di Aretha, Tituss Burgess nel ruolo del reverendo James Cleveland e Mary J. Blige in quello di Dinah Washington. Le interpretazioni sono coinvolgenti e contribuiscono a rendere il ritratto della Franklin vibrante e tridimensionale.

Respect non è solo un tributo musicale, ma una riflessione profonda sull’identità, l’autonomia e la resilienza di una donna che, contro ogni ostacolo, ha trasformato il dolore in arte e la voce in rivoluzione.


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