Il poster italiano ufficiale di Return to Silent Hill, il live-action tratto dall’omonimo videogioco horror nei cinema a gennaio.
Midnight Factory, etichetta di Plaion Pictures, è lieta di svelare il poster italiano ufficiale di RETURN TO SILENT HILL , il live-action tratto dall’immortale videogioco horror Silent Hill 2 , nelle sale dal 22 gennaio in anteprima mondiale . Dopo il successo del primo film, uscito nel 2006, Christophe Gans torna alla regia di questo nuovo capitolo del franchise, basato sull’acclamato videogame uscito nel 2001.

A dare vita a questo nuovo attesissimo capitolo è questa volta lo studio che ha portato in sala il fenomeno mondiale Terrifier 3 : una garanzia per tutti i fan dell’horror, che non resteranno delusi dalle inquietanti atmosfere e dalla resa delle creature – tra cui l’iconico Pyramid Head, dal corpo mostruoso e pronto ad affondare la sua lama come un boia – che popolano la cittadina di Silent Hill.
RITORNO A SILENT HILL segna il ritorno al cinema di una delle saghe horror più iconiche e amate di sempre. Il film riporta sul grande schermo l’atmosfera disturbante e angosciante che ha reso celebre il franchise videoludico, tra i capostipiti del suo genere e che ancora oggi continua a vendere milioni di copie.
Come ogni capitolo, la storia di Silent Hill 2 si muove in modo indipendente dal resto della saga, e vanta protagonisti rimasti nel cuore di tutti. James e Mary sono una coppia perfetta: giovani, belli e profondamente innamorati, decidono di andare a convivere nell’incantevole cittadina di Silent Hill.
Ma presto qualcosa si rompe e nulla tornerà come prima. James inizia a bere ed è tormentato dal ricordo di Mary, che lo conduce nuovamente a Silent Hill. Le rive del lago, un tempo pieno di vita, sono una terra desolata dove fanno da padrone morte e distruzione. James si avventura per la città deserta, e nella nebbia iniziano ad apparire figure terrificanti. Tra le strade labirintiche il ragazzo percepisce presenze mostruose e tenta disperatamente di trovare Mary, apparentemente vicina ma sfuggente. Il suono della sirena segna l’inizio di un tormentato purgatorio in cui si confondono realtà e incubo, in un viaggio che mette a nudo le colpe, le ossessioni più intime ei segreti più oscuri.
RETURN TO SILENT HILL affida a Pyramid Head, capace di travalicare il suo status di icona videoludica, il mostro è diventato uno dei più riconoscibili nell’intero panorama horror. La sua presenza, brutale e inesorabile, domina lo spazio e lo sguardo: non un semplice mostro, ma una forza che grava sulla psiche di James, materializzando colpa, paura e desiderio di punizione. La sua apparizione segna un punto di non ritorno, l’ingresso in una dimensione in cui l’orrore non è solo esterno, ma profondamente interiore.
Attorno a lui, l’incubo si espande: corpi deformati, figure appena distinguibili nella nebbia, presenze che sembrano emergere direttamente dalle fratture della mente del protagonista. In questo universo, Pyramid Head non è che il volto più riconoscibile di un male più ampio, il custode silenzioso di una città che respira, muta e si contorce. E la nebbia, elemento distintivo della saga, torna ad essere un velo pulsante che amplifica la tensione, confondendo realtà e allucinazione.
RETURN TO SILENT HILL promette di restare in equilibrio tra il rispetto per ciò che ha reso immortale il gioco da cui è tratto, che vanta milioni di appassionati anche grazie al remake del 2024, e la volontà di rendere questa discesa nell’incubo un’esperienza indimenticabile per i fan del cinema horror a 360 gradi.
A 20 anni dall’uscita del primo film, Christophe Gans mette in campo l’enorme evoluzione tecnica e narrativa a sua disposizione per portare sul grande schermo un materiale ancora più ricco e con molteplici chiavi di lettura, che preserva tutta la malinconia soffocante e la tensione psicologica del videogioco, amplificata dalla colonna sonora di Akira Yamaoka, compositore delle musiche del gioco originale che hanno reso memorabile il brand di Silent Hill.
Come in tutta la saga, RETURN TO SILENT HILL promette allo spettatore un’esperienza che si rivelerà insieme personale, spiazzante e profondamente disturbante.






