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Ryan Coogler svela il Black Panther 2 mai realizzato con Chadwick Boseman

Ryan Coogler rivela la trama originale di Black Panther 2: T’Challa, un figlio segreto e una sceneggiatura da 180 pagine.

Ryan Coogler ha raccontato per la prima volta i piani originali per Black Panther 2, concepiti prima della scomparsa di Chadwick Boseman. Ospite del podcast Happy Sad Confused, durante il tour promozionale legato alla stagione dei premi di Sinners, il regista, come riportato da Variety, ha rivelato i dettagli di una sceneggiatura già completata che avrebbe riportato al centro il T’Challa interpretato dall’attore premio Oscar.

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Quando Boseman è morto nell’agosto 2020 a causa di un cancro al colon, Coogler era infatti già in fase avanzata di scrittura del sequel del film Marvel del 2018. La tragedia lo ha costretto a ripensare completamente il progetto, che sarebbe poi diventato Black Panther: Wakanda Forever nel 2022.

Secondo quanto raccontato al conduttore Josh Horowitz, la versione originale di Black Panther 2 ruotava attorno al rapporto tra T’Challa e il figlio di otto anni del personaggio. Anche in questa incarnazione della storia, Namor — poi interpretato da Tenoch Huerta in Wakanda Forever — sarebbe stato il principale antagonista.

“Il cuore della sceneggiatura era qualcosa chiamato il Rituale degli 8”, ha spiegato Coogler. “Un principe di 8 anni deve trascorrere 8 giorni nella savana con suo padre. Durante questo periodo il figlio può fare qualsiasi domanda e il padre è obbligato a rispondere”.

Nel corso del rituale, Namor avrebbe lanciato un attacco contro Wakanda, costringendo T’Challa ad affrontare una minaccia mortale senza potersi separare dal figlio, pena la violazione di un rituale sacro mai infranto.

“Era una cosa folle. Chadwick avrebbe dato il massimo, ma la vita va come va”, ha aggiunto il regista. Coogler ha confermato di aver completato quella versione della sceneggiatura — una bozza di circa 180 pagine — e di aver contattato Boseman per leggerla, ma l’attore era già troppo malato.

“Era un momento in cui non sarebbe successo”, ha svelato. “Dopo la sua morte ho scoperto dalla sua famiglia e dai suoi amici quanto io significassi per lui. Questo mi ha colpito duramente. Mi chiedo ancora se sapesse quanto significasse per me”.

Il regista ha anche sottolineato quanto fosse legato a quella versione del film: “Ho adorato quella sceneggiatura. Avevo investito tutto perché sentivo di aver finalmente imparato a conoscere Chadwick come attore. Nel primo Black Panther avevo solo grattato la superficie”.

Durante l’intervista, Coogler ha inoltre rivelato un curioso retroscena legato al primo Black Panther: il suo desiderio iniziale era quello di includere Kraven il Cacciatore come antagonista, ispirandosi alla celebre run di Christopher Priest. Tuttavia, il personaggio è di proprietà della Sony, che ha negato l’autorizzazione all’uso. “Ho chiesto se potevo usare Kraven. Hanno provato a contattare la Sony, ma la risposta è stata un secco “assolutamente no””.

Ironia della sorte, la Sony avrebbe poi realizzato Kraven il Cacciatore con Aaron Taylor-Johnson, diretto da J.C. Chandor, che si è però rivelato un fallimento al botteghino, con soli 62 milioni di dollari incassati a livello mondiale nel dicembre 2024.

Dopo l’ottima accoglienza critica e commerciale di Sinners, Ryan Coogler è ora ufficialmente al lavoro sullo sviluppo di un terzo capitolo di Black Panther per i Marvel Studios.


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