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Sebastian Stan: dalla Marvel al cinema d’autore, “ora voglio ruoli più complessi”

Sebastian Stan rompe il silenzio sulla Marvel: “Mi ha aiutato a crescere, ma ora voglio esplorare nuovi ruoli”.

Dall’eroe dei blockbuster al cinema d’autore: Sebastian Stan, celebre per il ruolo di Bucky Barnes, alias il Soldato d’Inverno, in sette film del Marvel Cinematic Universe, racconta come l’esperienza con la Marvel abbia segnato la sua crescita professionale e personale, ma sottolinea che la sua carriera è solo all’inizio.

Durante una recente intervista al Stronger Podcast, l’attore, come riportato da Variety, ha spiegato che lavorare con il colosso dei supereroi lo ha aiutato a maturare: “Devo cercare di offrire qualcosa di diverso rispetto a prima”, ha dichiarato. “Non ho mai favorito un ruolo rispetto a un altro. Il lavoro con la Marvel, lo sentirò sempre, fino alla fine dei tempi, mi ha davvero aiutato a crescere come persona e come attore. Mi ha insegnato le relazioni e mi ha permesso di lavorare con Robert Downey Jr., Scarlett Johansson e tutte queste persone che ammiravo. Era un business, era una famiglia, e mi ha dato un senso di appartenenza. Ma è stato solo il primo passo per me.”

A 43 anni, Stan sente ora il desiderio di esplorare ruoli più complessi e diversificati. Ha spiegato di sentirsi “fortunato” perché i suoi ruoli più raffinati, come quelli in The Apprentice e A Different Man, sono arrivati più tardi nella sua carriera. L’attore guarda anche ai giovani talenti come Timothée Chalamet e Austin Butler, ammirando i traguardi raggiunti precocemente: “Vedendoli realizzare cose che io non avrei potuto fare alla loro età, mi sento ancora più motivato a spingermi oltre.”

Stan ha poi ricordato le difficoltà iniziali legate alle sue origini rumene: “Ho dovuto trascorrere una parte significativa della mia giovinezza per americanizzarmi, adattarmi e trovare la mia strada in modo diverso. Ora sento di poter finalmente fare le cose che ho sempre desiderato.”

Il 2025 si è rivelato un anno di svolta per Stan: la sua interpretazione in A Different Man gli ha valso un Golden Globe, mentre il ruolo di Donald Trump in The Apprentice gli ha portato una candidatura all’Oscar come miglior attore.


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