Sinners di Ryan Coogler unisce musica, misticismo e storia nel Sud post-Ricostruzione, con Michael B. Jordan tra gemelli e juke joint.
Tra musica, misticismo e mistero, Sinners di Ryan Coogler con protagonista Michael B. Jordan, ci porta nel cuore del Delta del Mississippi, imponendosi come uno dei principali protagonisti della stagione dei premi, e conquistando 17 nomination ai Critics Choice Awards, e sette ai Golden Globe. Dalla sua première, Sinners ha incassato 368 milioni di dollari nel mondo ed è stato incluso tra i 10 migliori film dell’anno dall’AFI e dal National Board of Review.
La storia è ambientata nel Sud post-Ricostruzione, a Clarksdale, Mississippi, e si svolge nell’arco di un solo giorno. Al centro della trama ci sono i fratelli gemelli Smoke e Stack, entrambi interpretati da Jordan, che dopo aver cercato fortuna nel Nord, tornano a casa con l’idea di aprire un juke joint, che rapidamente diventa un luogo di festa e celebrazione della musica, della danza e della cultura locale. Ma la gioia è minacciata da un male incombente che rischia di distruggere la comunità.
LEGGI: L’anima sonora de I Peccatori, quando il blues incontra l’Irlanda
LEGGI: I Peccatori, la recensione: vampiri, blues e peccati d’America
La sceneggiatura di Coogler, che grazie a Deadline potete leggere qui: SINNERS, esplora le identità separate e sfumate dei gemelli, mostrando come ciascuno gestisca in modo diverso il trauma personale. Accanto a loro, Annie (Mosaku) rappresenta il vero amore di Smoke e la guaritrice spirituale della città, esperta di Hoodoo. Un ruolo chiave è anche quello di Samuel “Sammie” Moore, interpretato da Miles Caton, musicista il cui percorso e le cui performance al juke joint collegano i vari fili narrativi del film.

Sinners intreccia temi complessi legati alla cultura, all’identità e alle tradizioni spirituali afroamericane del Delta del Mississippi. Coogler richiama il folklore dei musicisti come Tommy e Robert Johnson, che secondo la leggenda “vendettero l’anima”, e affronta la dicotomia tra la musica di chiesa e quella considerata “diabolica”.
Pur essendo descritto come un thriller d’azione con elementi soprannaturali, compresi i vampiri, Coogler sottolinea che il film non ruota attorno a un singolo mostro. Il regista integra il “misticismo soprannaturale” con il peso della storia, creando una fluidità di genere che arricchisce la narrazione e trasforma il soprannaturale in un mezzo per esplorare archetipi come il musicista dotato di poteri straordinari.
Il film è profondamente personale per Coogler, che si ispira alle proprie radici in Mississippi e alla storia del nonno materno emigrato a Oakland. La sceneggiatura intreccia la storia afroamericana e le esperienze migratorie globali, presentando il Delta come crogiolo di culture in movimento. Il ritorno dei fratelli gemelli dal Nord richiama la memoria della Grande Migrazione, offrendo uno sfondo storico ricco e stratificato a una vicenda intensa e musicale.





