Sky Arte compie 10 anni e festeggia con il documentario Sky Original “Il Rinascimento nascosto. Presenze africane nell’arte”
Da 10 anni Sky Arte racconta le infinite risorse del patrimonio artistico mondiale, con un occhio di riguardo alla straordinaria tradizione italiana e al talento dei nostri artisti. In dieci anni con oltre 250 produzioni originali e più di 600 ore realizzate, Sky Arte ha promosso e valorizzato 50 città italiane e 380 luoghi d’interesse artistico diversi, oltre 450 eventi culturali e più di 150 artisti nazionali. E in onda festeggia con una punta di diamante: la produzione Sky Original “Il Rinascimento nascosto. Presenze africane nell’arte”, in esclusiva su Sky Arte domenica 27 novembre alle 21.15, in streaming solo su NOW e disponibile anche on demand.
Fin dalla sua nascita, Sky Arte ha imposto la propria identità colmando un vuoto nel panorama televisivo italiano ed è diventata subito un punto di riferimento per i protagonisti del mondo culturale italiano. E con questa sofisticata e suggestiva produzione, abbraccia anche il tema dell’inclusione artistica.
Nelle opere d’arte che popolano le Gallerie degli Uffizi, le sale dei grandi palazzi veneziani, o le basiliche più importanti di Roma, sono rappresentati volti di personaggi africani e afro-discendenti vissuti nel Rinascimento italiano e che, per i motivi più diversi, sono stati immortalati in capolavori senza tempo, passando comunque inosservati per secoli.
“Il Rinascimento nascosto. Presenze africane nell’arte” va alla scoperta delle storie di questi personaggi, attraversando opere e documenti, partendo dai ritratti dell’afro-discendente più famoso, il primo Duca di Firenze, Alessandro de’ Medici, passando per le rappresentazioni delle persone in schiavitù o di importanti ambasciatori africani, fino ai ritratti di chi costituiva il tessuto della società rinascimentale: gondolieri, cavalieri, religiosi, truffatori.
Basta osservare gli affreschi di Sandro Botticelli nella cappella Sistina che mostrano dignitari etiopi in visita al Papa; le rappresentazioni sacre di Filippino Lippi, Mantegna e Ghirlandaio nelle sale degli Uffizi, che raffigurano soggetti di colore, ispirati a persone nere incontrate nella vita di tutti i giorni; il viso di una domestica che spunta appena dietro una colonna, in coda alla folla fiorentina dipinta da Domenico Ghirlandaio nella chiesa di Santa Trinita a Firenze, o un busto in marmo raffigurante l’ambasciatore del regno del Kongo Antonio Manuel Ne Vunda, che osserva dall’alto i visitatori, ignari della sua presenza da una nicchia della basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.
E poi ancora, dipinti di Carpaccio e Veronese a Venezia, Tiziano, Pontormo, Michelangelo e Vasari restituiscono i volti di personaggi i cui nomi, insieme a dettagli della loro esistenza, sono custoditi in archivi storici che parlano di date, avvenimenti, testimonianze delle esperienze più diverse.
Il documentario, ideato e scritto da Francesca Priori e diretto da Cristian Di Mattia, riunisce per la prima volta un team internazionale di esperti che ha colto lo stimolo della più recente ondata di manifestazioni per i diritti civili nel mondo e ha deciso di raccontare le vite delle persone africane e afro-discendenti vissute nel Rinascimento, ricostruire la loro identità e il loro ruolo nella società, rivelando finalmente un aspetto di quest’epoca straordinaria finora rimasto nascosto, pur essendo sotto lo sguardo di tutti: Justin Thompson, artista e direttore dell’iniziativa Black History Month Florence, e del centro culturale The Recovery Plan, centro di ricerca dedicato alle storie delle persone e delle culture africane e afrodiscententi nel contesto italiano; Kate Lowe, professoressa di storia e cultura del Rinascimento alla Queen Mary, University of London, ha dedicato tutta la vita alla ricerca sulla società rinascimentale ed è stata tra i primi ad accendere una luce sulla storia dei personaggi afrodiscendenti nel Rinascimento; John Brackett, professore associato di storia all’università di Cincinnati, è il maggior esperto della storia Alessandro de’ Medici e della sua iconografia; Jonathan Nelson, che insegna storia dell’arte presso la Syracuse University Florence, ha ampliato la sua ricerca sulle figure nere nei dipinti di Filippino Lippi, da sempre il centro dei suoi studi, con interessanti scoperte; Matteo Salvadore, professore dell’American University a Sharjah, negli Emirati Arabi, è un profondo conoscitore della diaspora africana rinascimentale e delle influenze che le personalità africane ebbero sulla società italiana; Cécile Fromont, professoressa ordinaria di arte africana e dell’Atlantico meridionale presso l’università di Yale, è esperta delle influenze che i regni africani esercitarono sulla cultura europea e viceversa; la sociologa Angelica Pesarini, professoressa all’università di Toronto si occupa di passato coloniale e studia la condizione e rappresentazione delle persone afrodiscendenti in Italia; infine, Igiaba Scego, scrittrice e attivista, racconta della vita di persone africane e afrodiscendenti nell’Italia di oggi.
Le ricostruzioni storiche sono arricchite dalle illustrazioni animate realizzate da TIWI. Ad accompagnare la narrazione, la colonna sonora originale che raccoglie in sé temi rinascimentali, strumentazione tradizionale africana e sound elettronici, composta da Alain Diamond e Victor Kwality.
La Redazione