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Song Sung Blue – Una Melodia d’Amore: tra musica, passione e sogni anni ’90

Song Sung Blue – Una Melodia d’Amore: una commedia musicale anni ’90 tra passione, resilienza e sogni condivisi.

Un progetto musicale che nasce lontano dai riflettori, cresce nei locali di provincia e arriva sul grande schermo l’8 gennaio, distribuito da Universal Pictures: è questo Song Sung Blue – Una Melodia d’Amore, scritto e diretto da Craig Brewer, con Hugh Jackman e Kate Hudson, recentemente candidata ai Golden Globes come migliore attrice protagonista in un film commedia o musicale.

Il film si ispira alla vera storia di Mike e Claire Sardina, due musicisti di Milwaukee, che negli anni ’90 formano i Lightning & Thunder, una tribute band dedicata a Neil Diamond, esibendosi in piccoli locali, bar e palchi minori della provincia americana.

Lontani dai grandi circuiti musicali e in un’epoca precedente ai social network, la coppia, unita anche nella vita, trasforma il proprio sogno in un’avventura costruita concerto dopo concerto e dimostrando come la passione e la perseveranza potessero aprire spiragli di notorietà anche partendo dai margini, con ogni applauso, serata riuscita e contratto a rappresentare un passo avanti verso un obiettivo che non è solo artistico, ma profondamente umano.

Amore, resilienza e nostalgia

Con Song Sung Blue, Craig Brewer non solo racconta la nascita di una tribute band di successo, ma soprattutto un autentico cammino di vita vissuta, fatto di amore, fragilità, cadute e rinascite. La resilienza non riguarda esclusivamente il raggiungimento di un obiettivo artistico, bensì la capacità di affrontare il dolore e proseguire nonostante le ferite del passato e quelle che la vita continua a porre davanti giorno dopo giorno.

Se Mike, infatti, veterano della guerra del Vietnam, convive con un disturbo da stress post-traumatico che in passato lo ha spinto a rifugiarsi nell’alcol, Claire, proprio nel momento di maggiore affermazione della band, è vittima di un grave incidente che la costringe a un lungo isolamento e a una fase di profonda alienazione. Trauma da cui, con il tempo e molta fatica, riuscirà a risalire ritrovando se stessa.

Il film narra così una storia di tenacia individuale e condivisa, in cui le melodie diventano rifugio e strumento di ricostruzione interiore, e l’entusiasmo comune per la musica rappresenta il punto di incontro fondamentale tra i protagonisti, grazie al quale Mike e Claire si sostengono a vicenda, mostrando come le difficoltà personali, se affrontate insieme, possano rafforzare un rapporto anziché distruggerlo.

La determinazione emerge come simbolo della capacità di non arrendersi di fronte alle ferite interiori, ai fallimenti e alle incertezze. Un percorso dallo sguardo semplice e naturale, dalla sottile ironia, e da un sogno che aiuta a dare un senso anche ai momenti più difficili, accompagnati in questo caso da una forte dimensione nostalgica e dalle cover di Neil Diamond, che evocano un’epoca in cui la musica dal vivo aveva un ruolo centrale nella vita delle comunità locali.

Dai momenti intimi — come le prove in garage, i dialoghi e i confronti tra i protagonisti — alle esibizioni sul palco cariche di energia, la musica è parte integrante del racconto e uno spazio in cui il dolore personale si trasforma in rinascita.

L’equilibrio tra intimità emotiva e spettacolo musicale

In Song Sung Blue – Una Melodia d’Amore, Hugh Jackman e Kate Hudson danno vita a una coppia profondamente umana. Jackman costruisce un personaggio sfaccettato, capace di alternare carisma scenico e fragilità interiore: il suo Mike è un uomo segnato dal passato, che trova nella musica non solo un obiettivo professionale, ma una forma di sopravvivenza emotiva. L’attore restituisce con misura il conflitto tra determinazione e insicurezza, evitando eccessi melodrammatici.

Kate Hudson offre una prova altrettanto convincente, giocata su un delicato equilibrio tra luminosità e dolore. Il suo personaggio attraversa attimi di leggerezza e ironia, ma anche fasi di chiusura e smarrimento, soprattutto dopo il drammatico incidente. Un’interruzione e una crescita che la Hudson rende tangibili, facendo emergere lentamente la forza di Claire nel confronto con le proprie paure e con il rapporto di coppia.

La chimica tra i due attori è innegabile e, anche quando la sceneggiatura rallenta nel ritmo, dilungandosi o ripetendosi in alcuni passaggi, il legame tra Mike e Claire resta coinvolgente. Una dinamica ulteriormente valorizzata dalla regia sobria e attenta di Craig Brewer, in grado di restituire l’atmosfera della provincia americana degli anni ’90 con ambientazioni quotidiane e familiari, mentre le esibizioni musicali riflettono lo stato dei personaggi e della loro unione tra palco e vita privata.

Una commedia musicale sincera

Song Sung Blue – Una Melodia d’Amore, il cui titolo è tratto dal brano Sweet Caroline di Neil Daimond, è una commedia musicale dal cuore genuino, che intreccia romanticismo, nostalgia e resilienza senza cercare facili effetti o svolte spettacolari. Craig Brewer sceglie una strada intima e misurata, privilegiando l’empatia e l’autenticità emotiva rispetto all’ambizione narrativa, e trovando proprio in questa semplicità la forza del racconto. La musica diventa così non solo elemento spettacolare, ma spazio di condivisione, rifugio emotivo e strumento di rinascita personale e collettiva.

Il film celebra la perseveranza silenziosa di chi continua a credere nei propri sogni anche quando il successo sembra distante, ricordando che il vero traguardo non è l’arrivo sotto i riflettori, ma il percorso umano e affettivo costruito lungo il cammino. Una visione calda e rassicurante, che parla di seconde possibilità, legami imperfetti e del potere salvifico dell’arte, lasciando allo spettatore una sensazione di malinconica dolcezza e la consapevolezza che, a volte, condividere un sogno è già una forma di vittoria.

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Emanuela Giuliani

Il Voto della Redazione:

7


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