“Spark”: Anthony Mackie debutterà alla regia con il biopic dedicato a Claudette Colvin

“Spark”: Anthony Mackie debutterà alla regia con il biopic dedicato a Claudette Colvin

Anthony Mackie volto di Falcon, nonché del prossimo e nuovo Captain America nell’Universo Cinematografico Marvel e recentemente protagonista della serie disponibile su Disney+ “The Falcon and the Winter Soldier”, debutterà dietro la macchina da presa dirigendo il biopic “Spark” incentrato sulla pioniera dei diritti civili Claudette Colvin.

La Colvin, che sarà interpretata da Saniyya Sidney nei panni di Venus Williams in “Una Famiglia Vincente – King Richard”, attualmente sul grande schermo, a soli 15 anni fu arrestata per essersi coraggiosamente opposta agli atti razzisti rifiutandosi di cedere il proprio posto sull’autobus a un bianco nella città di Montgomery, in Alabama. Un gesto tuttavia quello di Claudette che pur precedendo di ben 9 mesi il medesimo di Rosa Parks, che diete il via al boicottaggio degli autobus conclusosi poi nel dicembre del 1956 con la fine della discriminazione sui mezzi pubblici, spazzato letteralmente dai leader del movimento per i diritti civili i quali stabilirono che la figura della quindicenne non era adatta a rappresentare la campagna, scegliendo quindi come simbolo la Parks.

“67 anni fa, quando la storia mi ha incollato al sedile di quell’autobus a Montgomery, non avrei mai immaginato che difendere i miei diritti avrebbe potuto innescare un movimento che avrebbe cambiato il corso della storia” – ha dichiarato Claudette Colvin“È davvero un onore che la mia storia venga raccontata dal signor Mackie, affinché le generazioni future possano conoscere il nostro passato e possano andare avanti sapendo che il progresso è possibile e che le cose possono migliorano. Spero che la mia storia ispiri i giovani a continuare a lottare per i diritti civili e la dignità umana.”

Mackie produrrà anche il progetto assieme a Kellon Akeem, Jason Michael Berman e Marc Ambrose, e ha svelato di essersi imbattuto nella storia di Claudette Colvin durante una visita al National Civil Rights Museum di Memphis, e ha sentito che doveva essere raccontata dopo tutti questi anni.

“Non solo mi sono commosso, sono stato ispirato. È fantastico essere un supereroe nei film, ma lei lo è davvero ed è persona che vive tra noi. Sono onorato di raccontare la sua storia.”

FONTE DEADLINE


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