Spencer: la sceneggiatura completa del film biografico diretto Pablo Larrain e con protagonista Kristen Stewart.
Spencer, diretto da Pablo Larraín e scritto da Steven Knight, è il primo film in lingua inglese del regista cileno noto per Ema. Con Kristen Stewart nel ruolo di Lady Diana, il film ha debuttato in anteprima in Concorso alla 78ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Dopo diversi rinvii, l’attesa pellicola arriverà finalmente nelle sale italiane il 24 marzo, distribuita da 01 Distribution.
La figura di Lady Diana Spencer, conosciuta semplicemente come Lady D., è diventata un vero e proprio simbolo globale. La sua storia è quella di una principessa entrata nelle pagine di una favola moderna, ma che ha scelto di non restare intrappolata in quel ruolo. Diana ha rifiutato il destino di regina, preferendo la libertà di essere se stessa, rompendo così con le rigide convenzioni della famiglia reale. Il film racconta questa Diana coraggiosa e ribelle, una donna che decide di prendere in mano il proprio destino, scardinando i rituali soffocanti e l’immagine perfetta imposta dalla corona. Diana è una figura complessa: generosa e amata, sofisticata ma accessibile, vulnerabile e al contempo forte. Attraverso la sua storia, il film racconta il passaggio dalla vita di corte a quello di icona universale e simbolo di modernità.
La trama si concentra su un momento cruciale: il Natale 1991, trascorso nella residenza reale di Sandringham. Il matrimonio tra Diana e il Principe Carlo è ormai in crisi irreversibile, tra voci di tradimenti e la crescente consapevolezza che il divorzio è ormai inevitabile. Durante quei pochi giorni di festa, tra pranzi, caccia e convenevoli, Diana prende una decisione definitiva: non vuole più accettare di vivere in una realtà imposta dagli altri, e intende rompere con il passato per affermare la propria autonomia.
La sceneggiatura di Steven Knight, che grazie a Deadline, potete leggere qui: SPENCER, è il risultato di un lavoro di ricerca e immersione particolare. Knight ha scelto di non affidarsi a documentari, biografie o fiction già esistenti, preferendo basarsi su testimonianze dirette di persone presenti in quel fatidico weekend a Sandringham.

“Le storie vere sono spesso più incredibili e sorprendenti di quelle inventate,” ha spiegato lo sceneggiatore. Questo approccio ha permesso di creare un racconto intimo, quasi in forma di thriller psicologico, che esplora la mente e le emozioni di Diana, più che concentrarsi sui fatti storici in senso stretto. Il film quindi non vuole essere un documentario, ma un’immersione emotiva e suggestiva in quei momenti di crisi, offrendo allo spettatore una nuova chiave di lettura della figura di Lady D.






